Carciofi contro asparagi,
sfida tra virtuosi
Saporiti e versatili, scopri qual è il miglior alleato della dieta
Carciofi e asparagi non dovrebbero mai mancare dalla tavola di
chi deve star un po’ a stecchetto in
vista della bella stagione. Il modo
migliore per consumarli è mangiarli freschi, ma come fare a riconoscere se quelli che troviamo sul
banco della verdura sono appena
colti? Non è difficile, i carciofi devono avere i petali (quelli che comunemente chiamiamo foglie)
ben chiusi e un colore intenso,
senza punti neri. Le eventuali
foglioline sul gambo, inoltre, non
devono essere secche o appassite.
Gli asparagi devono essere turgidi e croccanti. Se non avete la possibilità di acquistarli sempre freschi
potete optare per quelli surgelati.
Per scoprire quale fa più al caso
nostro conosciamoli più da vicino.
I carciofi, alleati contro il colesterolo
Sono poveri di vitamine ma ricchi
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di sali minerali, apportano pochissime calorie (22 in 100 grammi)
e contengono tante fibre (5 g per
etto), che regolarizzano l’attività
intestinale e soprattutto fanno avvertire un’immediata sazietà. La
virtù più importante del carciofo
si chiama cinarina, una sostanza
che abbassa il colesterolo presente nel sangue, aiuta a digerire
i grassi e stimola l’attività epatica.
L’alta quantità di fibre li rende un
ottimo alimento per i diabetici dal
momento che riduce l’assorbimento
del glucosio.L’ideale sarebbe consumare i cuori freschi e crudi perché le
alte temperature della cottura fanno
perdere ai carciofi parte delle loro
virtù. Non hanno effetti collaterali
ma mangiare troppi carciofi (più di
300 g al giorno) potrebbe causare
gonfiori addominali in chi soffre di
problemi di colite o di digestione.
Asparagi, diuretici e drenanti
Gli asparagi con le loro 29 calorie
per etto, dovrebbe stare almeno
due volte a settimana sulla tavola di chi deve seguire un regime
ipocalorico. Hanno buone quantità
soprattutto di vitamine del gruppo B,
che di solito si trovano negli alimenti di origine animale. La vitamina B6
li rende anche dei discreti antidepressivi. Sono diuretici e drenanti
e quindi aiutano a contrastare la
ritenzione idrica.
Controindicazioni? Possono creare
qualche problema a chi soffre di calcolosi renale, perché pur essendo
diuretici contengono sostanze che
aumentano i sedimenti di calcio
nei reni agevolando la formazione
di calcoli. Deve fare attenzione
anche chi soffre di gotta perché
gli asparagi contengono sostanze
simili all’acido urico, che tendono
a depositarsi allo stesso modo all’estremità del corpo.