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FISIOTERAPISTA
mentre i secondi ci informano sugli spostamenti in avanti o indietro
(utricolo) oppure verso l’alto o in
basso (sacculo). Fig.1
Il sistema vestibolare è soprattutto
collegato ai muscoli degli occhi (riflesso vestibolo-oculomotore VOR)
e, tramite i fasci vestibolo-spinali
(VSR), con i muscoli antigravitari
(quelli che ci mantengono in piedi).
La principale funzione del riflesso
vestibolo-oculomotore è quella di
stabilizzare il campo visivo; ottimizzare quindi la acuità visiva per controllare l’ambiente durante le normali attività della giornata. Quando
ciò non avviene correttamente, la
visione durante i movimenti della
testa, diviene confusa perchè gli
occhi, invece di rimanere sulla mira
prescelta, seguono passivamente i
movimenti della testa.
Quando un labirinto diventa asimmetrico rispetto all’altro o entrambi sono ipofunzionanti, si avranno
ripercussioni sul riflesso vestibolooculomotore (VOR) e su quello vestibolo-spinale (VSR).
Una asimmetria tonica del VOR
provoca il nistagmo spontaneo
(movimenti oculari incontrollati)
con lenta deviazione verso il lato
ipofunzionante e rapido richiamo al
centro (movimenti saccadici) e una
deviazione dell’asse interpupillare
per abbassamento di un occhio ed
innalzamento dell’altro, con perdita
della corretta sensazione di verticalità soggettiva.
Una asimmetria dei VSR causa sia disturbi statici: asimmetria dell’attività
ElettroMioGrafica degli arti inferiori,
deriva del centro di gravità verso la
parte lesa, asimmetria posturale; sia
disturbi dinamici: andatura atassica,
alterazione nel controllo del tronco.
Come si evidenzia un difetto posturale legato all’equilibrio
Durante l’anamnesi si chiede al
paziente se ha mai avuto senso di
instabilità o vertigini, (se è mai accaduto che il mondo gli girasse intorno, o che lui girasse o senso di sprofondamento). Esistono alcuni test
da somministrare al paziente per la
ricerca dei segni clinici (nistagmo).
Un problema vestibolare può essere
anche valutato mediante l’esame
stabilometrico.
Molti pazienti riferiscono di aver
avuto una vertigine ma la associano
a problemi del rachide cervicale.
Questo è un mito da sfatare: autorevoli otorini (Guidetti, Manzari), dagli ultimi studi effettuati, affermano che una vertigine
non può essere causata da una
problematica legata alla colonna
cervicale.
Cosa si può fare?
Il posturologo può identificare un
problema posturale legato all’apparato vestibolare ed invitare il paziente
a rivolgersi da un otoneurologo o da
un otorinolaringoiatra specializzato
in vestibologia per una visita approfondita.
L’osteopata può intervenire con
tecniche manuali sulle ossa del
cranio per ridare mobilità alle varie strutture, in particolare all’osso
temporale (sede del sistema vestibolare), al padiglione auricolare e
riequilibrando la muscolatura e le fasce che arrivano a tali strutture. Un
capo inclinato, ovviamente altera il
funzionamento dell’equilibrio; ma
il capo, può e