100% Fitness Mag - Anno VI Giugno 2012 | Page 58

100% FITNESS MAGAZINE NEUROPSICOMOTRICISTA Il disegno dei bambini: un pensiero da scoprire L Dottoressa Daniela Caiafa Laureata in Neuropsicomotricità dell’età evolutiva, presso l’Università di Napoli Federico II Disponibile telefonicamente Lunedì e Sabato dalle 09.00 alle 13.00 - Cell. 347.5477785 e prime esperienze di adattamento del bambino avvengono nell’ambiente familiare: genitori, fratelli sorelle; ne consegue che i disturbi psicogeni che si producono nella sfera affettiva o in quella intellettiva, sono in relazione con i conflitti edipici o di rivalità tra fraterna. Le cause sono spesso inconsce, profonde e per metterle in evidenzia, per indurre il bambino a rivelarci i sentimenti più intimi, è necessario che il bambino possa ESPRIMERSI LIBERAMENTE. Il DISEGNO è il mezzo di libera espressione. Il disegno della famiglia permette al b. di PROIETTARE all’esterno i veri sentimenti che prova per i suoi familiari. Attraverso il disegno è possibile capire i rapporti che intercorrono tra i membri della famiglia chi è il più valorizzato, quello eseguito con maggior cura, meglio rifinito. La svalorizzazione negare la realtà a cui non è possibile adattarsi, nel disegno si esprime con la soppressione pura e semplice di ciò che provoca l’angoscia. Il personaggio svalorizzato è anche: • disegnato più piccolo • messo per ultimo • messo in disparte • disegnato meno bene • deprezzato da un giudizio peggiorativo • disegnato senza nome Inoltre possiamo riscontrare la scotomizzazione si concentra su una sola parte del corpo, di solito le braccia, i piedi, dettagli del viso, che vengono omessi. Inoltre si deve tener conto degli aspetti strutturali e formali del disegno: la posizione del foglio, la collocazione nello spazio,la pressione, i tratti, le cancellature, i colori, i dettagli, il movimento. Se il bambino posiziona il disegno nella zona centrale, pone se stesso al centro dell’ambiente. Si può ipotizzare: egocentrismo, narcisismo, ma anche comportamento stabile e controllato, autonomia, indipendenza. La parte superiore è preferita , perché è il luogo della fantasia, del mondo dei sogni ad occhi aperti, degli istinti, dei desideri. La parte inferiore richiama la depressione, il pessimismo, insicurezza. Molta importanza bisogna darla ai colori; ricordiamo la distinzione tra colori caldi e freddi. I primi: rosso, giallo, arancione ispirano serenità, voglia di vivere; i secondi: verde, blu, violetto, suscitano calma, inerzia, tristezza, inducono alla riflessione. Altri elementi da tener presenti sono: i dettagli, particolari non necessari, quindi un disegno può essere spoglio, oppure eccessivo, un bambino che, magari vuole apparire più di quanto è, disegni con dettagli adeguati esprime equilibrio e sicurezza. I bambini vivaci tendono ad includere il movimento in quasi tutti i particolari del suo disegno, i bambini repressi preferiscono disegnare oggetti “fermi”. La simmetria, il disegno con evidente asimmetria può ipotizzare confusione, scarsa organizzazione motoria. La pressione: valuta l’energia impiegata sulla superficie del foglio. Quando risulta esagerata con tratti largo-pastosi si può ritenere un bambino aggressivo, che vuole farsi valere. Quando la pressione è debole si può ipotizzare un IO debole. Le cancellature hanno un significato profondo: rifiuto dell’oggetto apparso, quindi aggressività, ma anche incertezza, il bambino non sa definirsi nell’espressione di sé. Non cerchiamo di analizzare tutto ciò che fanno i nostri bambini, ma se ci sono dei campanelli d’allarme il suo disegno ci può raccontare come si sente per poi poterlo aiutare. 58