100% FITNESS MAGAZINE
NEUROPSICOMOTRICISTA
Il disegno dei bambini:
un pensiero da scoprire
L
Dottoressa
Daniela Caiafa
Laureata in
Neuropsicomotricità dell’età
evolutiva, presso l’Università di
Napoli Federico II
Disponibile telefonicamente
Lunedì e Sabato dalle 09.00
alle 13.00 - Cell. 347.5477785
e prime esperienze di adattamento del
bambino avvengono nell’ambiente familiare: genitori, fratelli sorelle; ne
consegue che i disturbi psicogeni che
si producono nella sfera affettiva o in quella
intellettiva, sono in relazione con i conflitti
edipici o di rivalità tra fraterna. Le cause sono
spesso inconsce, profonde e per metterle in
evidenzia, per indurre il bambino a rivelarci i
sentimenti più intimi, è necessario che il bambino possa ESPRIMERSI LIBERAMENTE.
Il DISEGNO è il mezzo di libera espressione. Il disegno della famiglia permette al b. di
PROIETTARE all’esterno i veri sentimenti
che prova per i suoi familiari. Attraverso il
disegno è possibile capire i rapporti che intercorrono tra i membri della famiglia chi è il
più valorizzato, quello eseguito con maggior
cura, meglio rifinito. La svalorizzazione negare la realtà a cui non è possibile adattarsi, nel
disegno si esprime con la soppressione pura
e semplice di ciò che provoca l’angoscia. Il
personaggio svalorizzato è anche:
• disegnato più piccolo
• messo per ultimo
• messo in disparte
• disegnato meno bene
• deprezzato da un giudizio peggiorativo
• disegnato senza nome
Inoltre possiamo riscontrare la scotomizzazione si concentra su una sola parte del corpo,
di solito le braccia, i piedi, dettagli del viso,
che vengono omessi. Inoltre si deve tener
conto degli aspetti strutturali e formali
del disegno: la posizione del foglio, la collocazione nello spazio,la pressione, i tratti, le
cancellature, i colori, i dettagli, il movimento.
Se il bambino posiziona il disegno nella zona
centrale, pone se stesso al centro dell’ambiente. Si può ipotizzare: egocentrismo, narcisismo, ma anche comportamento stabile
e controllato, autonomia, indipendenza. La
parte superiore è preferita , perché è il luogo
della fantasia, del mondo dei sogni ad occhi
aperti, degli istinti, dei desideri. La parte inferiore richiama la depressione, il pessimismo,
insicurezza.
Molta importanza bisogna darla ai colori;
ricordiamo la distinzione tra colori caldi e freddi. I primi: rosso, giallo, arancione
ispirano serenità, voglia di vivere; i secondi:
verde, blu, violetto, suscitano calma, inerzia, tristezza, inducono alla riflessione. Altri
elementi da tener presenti sono: i dettagli,
particolari non necessari, quindi un disegno
può essere spoglio, oppure eccessivo, un
bambino che, magari vuole apparire più di
quanto è, disegni con dettagli adeguati esprime equilibrio e sicurezza. I bambini vivaci
tendono ad includere il movimento in quasi
tutti i particolari del suo disegno, i bambini repressi preferiscono disegnare oggetti “fermi”.
La simmetria, il disegno con evidente asimmetria può ipotizzare confusione, scarsa organizzazione motoria. La pressione: valuta
l’energia impiegata sulla superficie del foglio.
Quando risulta esagerata con tratti largo-pastosi si può ritenere un bambino aggressivo,
che vuole farsi valere. Quando la pressione
è debole si può ipotizzare un IO debole. Le
cancellature hanno un significato profondo:
rifiuto dell’oggetto apparso, quindi aggressività, ma anche incertezza, il bambino non sa
definirsi nell’espressione di sé.
Non cerchiamo di analizzare tutto ciò che
fanno i nostri bambini, ma se ci sono dei campanelli d’allarme il suo disegno ci può raccontare come si sente per poi poterlo aiutare.
58