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ANESTESISTA
disturbi improvvisi della parola.
Quando i sintomi descritti sopra, durano
alcuni minuti o ore e poi scompaiono
completamente senza lasciare tracce si
parla di TIA (attacco ischemico transitorio). E’ importante riconoscere un TIA
perché rappresenta una condizione di rischio, un campanello d’allarme, che può
precedere un vero ictus.
E’ una malattia pericolosa?
La vasculopatia cerebrale è particolarmente pericolosa perché non dà sintomi.
E’ molto importante capire subito i segni
di questa malattia subdola. Infatti le persone si preoccupano subito se hanno un
infarto cardiaco, perché avvertono un
forte dolore al petto e questo è un campanello d’allarme riconosciuto da tutti.
L’ictus è molto più subdolo, spesso non si
sente nessun dolore, se un braccio o una
gamba formicola o non si muove bene,
siamo portati a sottovalutare il problema.
Come viene identificata?
L’identificazione della vasculopatia cerebrale dipende dalla sua gravità. Se la
malattia è solo sospettata e non ci sono
sintomi acuti, la diagnosi inizia con la
visita medica comprendente l’esame neurologico, la misurazione della pressione
del sangue e della frequenza cardiaca,
la auscultazione cardiaca e la palpazione
dei polsi periferici. Se il medico lo ritiene
opportuno verranno eseguiti anche altri esami che consentono di vedere con
maggiore precisione le lesioni provocate
dall’arteriosclerosi come l’ecocolordoppler dei vasi epiaortici (TSA), l’angiografia, l’angiorisonanza e l’angioTAC. Se si
pensa che un individuo sia stato colpito
da un ictus, occorre chiamare immediatamente il medico o un ambulanza. In
circa due terzi de