100% FITNESS MAGAZINE
CRISI OD OPPORTUNITÀ…
DIPENDE ANCHE DA NOI!
Ernesto Lupacchio
Central Fitness Club 1, 2, 3
“Ci sono sempre due scelte nella vita:
Accettare le condizioni in cui viviamo o
assumersi la responsabilità di cambiarle”.
Denis Waitley
Q
ualche mese fa pensavo che se le cose non
fossero cambiate, avrei dovuto prendere una
decisione drastica. Vi spiego perché.
Confrontandomi con i miei collaboratori ed
i clienti, mi veniva una sorta di malinconia e tristezza;
tutti a dire le stesse cose: “C’è crisi… c’è crisi”; poi il
telegiornale: “C’è crisi… c’è crisi”; poi Greggio e Iacchetti a Striscia la notizia: “C’è crisi… c’è crisi”; poi è
arrivato Monti che ci ha ricordato che, guarda un po’,
“C’è crisi… c’è crisi”.
E’ innegabile che “C’è la crisi”… Da anni non ci trovavamo in queste condizioni, forse quelli della mia generazione non hanno mai vissuto una recessione economica
così forte.
Alla parola crisi viene solitamente attribuita una valenza
negativa, quasi si trattasse dello stadio immediatamente
precedente il fallimento.
I cinesi ci insegnano un modo diverso di intendere la
crisi. In cinese infatti, la parola crisi è composta da due
ideogrammi: il primo, wei significa problema, il secondo ji significa opportunità.
Curioso, vero?
La crisi non deve essere un evento totalmente negativo,
bensì un momento di transizione che
può essere anche un’opportunità di crescita.
Vi sono aziende che da un periodo di crisi hanno
saputo trarre il giusto stimolo per potenziare il proprio business, limitando gli sprechi, ottimizzando
le risorse e trovando idee e soluzioni inaspettate.
Vi sono persone che, superando un periodo di crisi, approdano ad un’identità più ricca e scoprono di
possedere più risorse di quante pensavano.
Anche un amore può essere rafforzato da una crisi.
Cosa hanno in comune questi diversi casi? Quale potrebbe essere l’elemento risolutivo della crisi?
Assumere il giusto atteggiamento è il modo migliore per uscire da uno stato del genere, cogliendo le
opportunità di crescita in esso contenute.
Ebbene, allora noi cosa vogliamo fare? Vogliamo
sprofondare o reagire?
Io vi posso parlare della mia esperienza personale e vi
posso dire che ho pensato fortemente solo a reagire.
Come vi dicevo, nei mesi scorsi ero un po’ avvilito. Da
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