100% FITNESS MAGAZINE
ERBORISTA
DEPURIAMO
IL NUOVO ANNO
A
Dottor
Danilo Di Capua
Laureato presso la Facoltà di
Farmacia dell’Università degli
Studi di Urbino “Carlo Bò”
ugurarvi un splendido 2012 è
d’ obbligo, oltre a farmi infinitamente piacere, ma è anche il momento di bilanci; senza entrare
troppo nello specifico sicuramente queste
feste oltre a portarci tanta gioia e qualche
regalo, avranno anche aggiunto qualche
etto alla bilancia oltre a provarci un pò psicofisicamente. Possiamo intervenire con
la fitoterapia, che è importantissima per
influire selettivamente sul miglioramento
delle funzioni dei singoli organi interessati
al sopracitato “affaticamento natalizio”
Esistono diverse piante officinali utili per
questo scopo, come il Tarassaco, il Carciofo, il Cardo mariano, la Bardana, la Betulla,
l’Ortica, il Rosmarino, la Genziana, la Cicoria, che sono le più utilizzate.
Il Tarassaco, il cui nome deriva dal greco
“Tarasso” che significa “guarisco”, proprio
per via delle sue molteplici proprietà benefiche.
Le parti utilizzate sono le foglie e la radice,
che contengono dei principi amari a cui si
devono le proprietà diuretiche, coleretiche
ed eupeptiche di questa pianta, che entra
nella composizione di molti preparati depurativi; essa infatti promuove l’attività del
fegato e della colecisti (è molto adatta per
fluidificare la bile densa e in caso di “sabbia
biliare”), influendo favorevolmente sulle
funzioni digestive e intestinali, migliorando inoltre la funzionalità renale, con l’aumento della diuresi e quindi la diminuzione
della ritenzione idrica, con conseguente
maggior eliminazione di tossine e sostanze
di rifiuto dell’organismo.
Il Tarassaco inoltre agisce a livello pancreatico, per mezzo del suo principio attivo
colecistochinina, che aumenta la secrezione del succo enzimatico, migliorando così
il processo digestivo; fornendo anche una
notevole quantità diioni potassio, aumenta la motilità intestinale per l’azione sulla
muscolatura liscia dell’intestino, di cui migliora quindi la funzionalità.
Il Carciofo è una delle più utili e salutari
piante mediterranee. Famoso per il suo uso
culinario, ha importanti proprietà terapeutiche. Secondo il Columella (primo secolo
dopo Cristo) deve il nome di Cinara, poi
divenuto Cynara, al termine “cenere”, perché con questa veniva concimata la pianta, mentre per altri autori Cinara era una
giovane che secondo la tradizione venne
trasformata in carciofo.
Scolymus è il nome greco attribuito al cardo
e significa spina, mentre Carciofo è una
parola di derivazione araba, Kerschooff.
I principi attivi del Carciofo sono contenuti
nelle foglie, e tra questi il più interessante
è la Cinarina; essa è presente in concentrazione massima durante la formazione del
capolino, che è poi la parte della pianta che
viene usata in cucina.
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