100% Fitness Mag - Anno VI Febbraio 2012 | Page 54
100% FITNESS MAGAZINE
L’OBESITÀ?
NON È SOLO COLPA
DEL CIBO...
S
orpresa: l’obesità non dipende solo dal troppo cibo, dalla poca
attività fisica e dai cattivi stili di vita. Tra i responsabili dei
gravi problemi di peso che così tanti danni alla salute possono
apportare, c’è anche una particolare modificazione della flora
batterica intestinale.
Una relazione inaspettata
La tesi è di Antonio Gasbarrini, componente della European association
of gastroenterology endoscopy and nutrition (Eagen), intervenuto al
Congresso internazionale “Aidpit-Epita” che si è tenuto a Innsbruck.
Secondo lo specialista, “dai risultati degli ultimi studi condotti sui topi
emerge che le modificazioni intervenute nella flora batterica intestinale
possono anche avere importanti implicazioni sullo sviluppo di massa
grassa, insulino-resistenza e infiammazione a bassa intensità”.
Dalle prime considerazioni scientifiche su queste ricerche le persone obese sembrano avere “livelli diversi di qualche tipo di batterio
intestinale”, spiega Gasbarrini, “rispetto ai soggetti non-obesi. Una
condizione che può influire sul loro modo di elaborare diversi cibi.
In futuro, potrebbe essere possibile individuare il profilo specifico del
microbiota associato ad un rischio di malattia metabolica attraverso
l’uso di prebiotici, probiotici o antibiotici mirati”.
I microbioti intestinali
Gasbarrini riconosce a questi studi condotti sugli animali “il valore
di essersi rivelati particolarmente utili per la comprensione della patogenesi dell’obesità e di suggerire l’acquisizione di nuovi potenziali
metodi per combattere questa condizione in futuro”.
Nell’intestino degli esseri umani si trovano molte specie differenti
di microrganismi che vivono in simbiosi, talvolta sono definiti con il
termine “microbiota intestinale”. Nell’uomo è costituito da almeno
1.014 batteri (pari ad un peso complessivo di 1,5 kg) e fino a 2.000
specie batteriche diverse. Se il microbiota intestinale è specifico per
ogni singolo individuo, esiste tuttavia un nucleo di microbi (microbioma) che può essere considerato comune ai membri di una famiglia,
indipendentemente dai diversi ambienti.
L’insulino-resistenza
Secondo Gasbarrini, “gli obesi hanno nel proprio microbiota intestinale meno diversità e vie metaboliche alterate. Ad esempio nei topi,
questi cambiamenti sembrano portare a un aumento dell’estrazione
calorica dal cibo ingerito, delle riserve energetiche immagazzinate e
dell’insulino-resistenza. Nonché a un incremento dell’infiammazione
cronica a bassa intensità nel tessuto adiposo. Una condizione che
caratterizza sia l’obesità sia l’insulino-resistenza”.
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