100% Fitness Mag - Anno VI Febbraio 2012 | страница 46

100% FITNESS MAGAZINE L’ osteoporosi è definita dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) una patologia cronica dell’apparato scheletrico, caratterizzata da una progressiva riduzione della massa ossea (che rimane normalmente mineralizzata) e da alterazioni della microarchitettura del tessuto osseo, con conseguente aumento della sua fragilità e del rischio di frattura. Questa affezione, che colpisce prevalentemente le donne, viene classificata in base all’eziologia. Si distinguono, infatti, osteoporosi primitiva (tipo I - post-menopausale e di tipo II - senile) e secondaria (associata ad altre malattie quali iperparatiroidismo, insufficienza renale cronica, artrite reumatoide, ecc. o indotta dall’uso prolungato di farmaci cortisonici e immunosoppressori). I principali fattori di rischio ‘ambientali’ (modificabili), sono rappresentati da stili di vita eccessivamente sedentari, l’immobilizzazione prolungata, l’insufficiente apporto dietetico di calcio e vitamina D, ma anche l’alimentazione iperproteica, nonché il fumo di sigaretta, l’abuso di alcool e di caffeina. In questo contesto è quindi fondamentale adottare delle strategie di prevenzione osservando una corretta assunzione dietetica sia di calcio, il cui fabbisogno minimo è di 55 mg al giorno, ma ciò è variabile a seconda dell’età, che di vitamina D, sintetizzata principalmente attraverso l’esposizione alla luce solare, ma presente anche in alcune fonti alimentari (tuorlo d’uovo, salmone, aringa, tonno). Il ruolo cardine dell’attività fisica nella prevenzione e terapia dell’osteoporosi è dimostrato da studi scientifici internazionali. Lo scopo principale è quello di creare una stimolazione meccanica dinamica necessaria e sufficiente ad ottenere un miglioramento della massa ossea. Attività motorie ed intensità moderata quali camminare, salire e scendere le scale, ballare, pedalare rappresentano un buon deterrente contro l’osteoporosi e oltretutto possono facilmente essere inserite negli impegni della vita quotidiana. Per ottenere una maggiore specificità è opportuno sottoporsi ad un programma di esercizio fisico adattato e supervisionato da un trainer esperto con il sufficiente bagaglio di basi scientifiche e metodologiche, previa un’accurata anamnesi iniziale e opportuni accertamenti diagnostici (DEXA). Al fine di stimolare efficacemente la densità ossea, l’allenamento dovrà essere in carico (macchine isotoniche o pesi liberi), vigoroso, ad alto impatto, più di forza che di resistenza e da effettuarsi almeno 3 volte alla settimane. La seduta dovrà essere sempre preceduta da un adeguato riscaldamento e conclusa con defaticamento ed esercizi di stretching per migliorare la flessibilità e la mobilità articolare. Nella tabella che segue sono riassunti alcuni esempi di esercizi che stimolano la densità ossea delle sedi maggiormente colpite dall’osteoporosi quali femore, anca, colonna vertebrale e polso. STEP CAMMINATA SU TAPIS-ROULANT BIKE SQUAT o PRESSA LEG EXTENSION HYPERESTENSION FLESSO-ESTENSIONE DEL POLSO In sintesi, per prevenire o curare l’osteoporosi è meglio muoversi che rimanere fermi. Buon allenamento! 46