100% Fitness Mag - Anno VI Febbraio 2012 | Page 24
100% FITNESS MAGAZINE
ERBORISTA
La pianta che dolcifica
senza calorie
È
con grande gioia che in questo
ormai consueto appuntamento
mensile vi parlo di una pianta
che con il suo potere dolcificante può cambiare la vita di molte
persone.
Infatti l’uso dell’ estratto della Stevia
può portare molti giovamenti alla nostra vita quotidiana, basti pensare alla
comodità di poter dolcificare una
tisana senza aggiungere calorie e
senza usare dolcifi canti di sintesi,
oppure preparare dei dolci sempre con
le doti succitate. Questo a totale favore
di chi segue una dieta,chi ha problemi
di diabete o di chi è intollerante agli
zuccheri,e chi preferisce usare sostanze
naturali anche per dolcificare.
Nello specifi co la Stevia rebaudiana Bertoni è un arbusto perenne
che può raggiungere un’altezza di
80 cm, appartenente alla famiglia
delle Asteraceae (Compositae) ed
originaria del Paraguay.
Conosciuta sin nell’antichità da alcune
tribù indigene Guarani, che la utilizzavano abitualmente sia come dolcificante
che come medicinale, deve la sua diffusione ad un botanico-naturalista, italosvizzero, Moises Santiago Bertoni che
nel 1882 divenne cittadino paraguayano e ne studiò a fondo le caratteristiche
e i possibili usi.
Dalle foglie di questa pianta si estrae
una miscela di glicosidi, definiti precisamente steviolglicosidi, dalla straordinaria capacità dolcificante, di cui i due
maggiori rappresentanti sono lo Stevioside ed il Rebaudioside A. Le peculiarità di questi componenti sono prima di
tutto il loro elevato potere dolcificante
che in media è circa 300 volte quello
del saccarosio ed in secondo luogo il
fatto che sono completamente acalorici.
Tutto ciò associato ad una notevole stabilità termica, ad una buona solubilità in
acqua e all’assenza di retrogusto amaro
e metallico rende questi composti ideali
come dolcificanti da tavola e additivi nel
settore alimentare.
La Stevia ed i suoi estratti sono già
utilizzati in numerosi stati. È usata infatti come alimento in tutto
il Sud-America ed in buona parte
dell’Asia. Nel 2008, negli Stati Uniti,
l’FDA ha approvato l’utilizzo del Rebaudioside A come additivo alimentare in
diverse categorie di prodotti, mentre in
Svizzera ed in Australia è la miscela dei
vari glucosidi a poter essere utilizzata
come additivo.
Per quanto riguarda l’Unione Europea
(e quindi l’Italia) nel 2010 il gruppo di
Esperti Scientifici dell’EFSA (European
Food Safety Agency - Agenzia Europea
per la Sicurezza Alimentare) ha valutato la sicurezza degli steviolglicosidi in
seguito alle diverse richieste di autorizzazione al loro uso negli alimenti. Sulla
base di queste valutazioni è stata fissata
una loro dose giornaliera ammissibile
(cioè, una quantità che si può consumare giornalmente per l’intero arco della
vita senza alcun rischio apprezzabile
per la salute) pari a 4 mg/kg di peso
corporeo, livello coerente con quello già
fissato dal Comitato Congiunto di Esperti sugli Additivi Alimentari (JECFA) della
FAO/OMS.
Dottor
Danilo Di Capua
Laureato presso la Facoltà di
Farmacia dell’Università degli
Studi di Urbino “Carlo Bò”
Naturalmente non è la scoperta del secolo, ma mi ha
entusiasmato tantissimo, in
primo luogo perché in buona parte del mondo si utilizzava già da tempo e solo in
Italia, causa soliti problemi
burocratici e clientelari la
messa in commercio stentava a decollare, e poi perché
la natura ci regala sempre
cose meravigliose, a pensarci bene Lei ha pensato a tutto dovremmo solo imparare
ad ascoltarla di più.
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