100% Fitness Mag - Anno VI Febbraio 2012 | Page 20

100% FITNESS MAGAZINE PEDIATRA Lavarsi le mani per guadagnare salute L e malattie infettive continuano ad occupare i primi posti fra le cause di morbosità e morbilità infantile nel mondo: secondo i dati dell’Unicef, ogni anno le malattie diarroiche e le infezioni respiratorie acute sono responsabili della morte di oltre 3,5 milioni di bambini sotto i cinque anni. Eppure basterebbe un semplice gesto di prevenzione quotidiana, come lavarsi le mani, per diminuirne la diffusione nelle scuole, negli ospedali e nei principali luoghi di incontro. Una corretta igiene delle mani, secondo l’OMS, riduce infatti l’incidenza delle infezioni gastrointestinali e respiratorie del 20-40%. Per promuovere la pratica dell’igiene delle mani nelle scuole e nelle comunita’ e renderla un’abitudine consolidata, l’Unicef celebra ogni anno nel mese di ottobre in tutti i Paesi del mondo la “Giornata mondiale per la pulizia delle mani” (Global handwashing day). Il lavaggio delle mani con il sapone e’ uno degli interventi sanitari piu’ efficaci e meno costosi per prevenire malattie infettive nei Paesi in via di sviluppo, ma e’ una buona pratica da consolidare anche nei Paesi ricchi, dove suscitano allarme epidemie come quelle di influenza o di tossinfezioni alimentari o di malattie esantematiche come il morbillo. Eppure, nonostante il suo potenziale ‘salva-vita’, la pratica di lavarsi le mani con il sapone non e’ molto diffusa. Benchè il sapone sia disponibile nella maggior parte delle famiglie di tutto il mondo, il suo utilizzo secondo i dati dell’Unicef oscilla tra lo 0 e il 34%. In Italia, la Societa’ italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps), nell’ambito delle iniziative dell’Unicef per la Giornata mondiale della pulizia delle mani, da’ il via ogni anno ad una campagna educativa rivolta a bambini, famiglie, pediatri e insegnanti. L’obiettivo da raggiungere è l’interruzione della catena di trasmissione delle infezioni attraverso la sana e frequente abitudine al lavaggio delle mani. Nel 2010 la campagna di prevenzione si è incentrato sulla figura del pediatra, come modello di riferimento per le famiglie, quella del 2011 sulle scuole prima