100% Fitness Mag - Anno VI Dicembre 2012 | Page 68
100% FITNESS MAGAZINE
PEDIATRA
I problemi dei
disabili in italia
H
Dottor
Carlo Alfaro
Pediatra
a fatto scalpore nell’opinione
pubblica la notizia degli oltre 70
disabili italiani gravi e gravissimi,
tra cui molti tracheotomizzati o
attaccati a macchine salvavita, aderenti al
“Comitato 16 novembre”, che hanno iniziato il 21 ottobre lo sciopero della fame e dei
farmaci per chiedere al Governo il ripristino
dei fondi per l’assistenza domiciliare per le
persone che hanno bisogno di cure 24 ore su
24. I pazienti che hanno aderito alla protesta
sono affetti da patologie neurodegenerative
progressive quali SLA, distrofia muscolare
e sclerosi multipla. La motivazione di questa protesta coraggiosa e anche rischiosa è
stata la mancata garanzia per questi malati
dell’assistenza di 24 ore su 24 ore, per 7
giorni su 7, che oltre a permettere a loro
e alle famiglie accettabile qualità della vita,
costa meno alla Pubblica Amministrazione
dei ricoveri in strutture ospedaliere.
Benché in Italia il Governo abbia deciso
di dedicare parte dei 658 milioni di euro
dell’art. 23 comma 8, legge spending review, alla non autosufficienza, in particolare
ai disabili gravi e gravissimi, i rappresentanti degli ammalati lamentano a tutt’oggi la
mancanza di un piano organico in tal senso.
Dopo sei giorni di sciopero, i disabili hanno
sospeso la protesta, a seguito della telefonata del 27 ottobre del ministro Elsa Fornero
alla vicepresidente del Comitato Mariangela
Lamanna, in cui si è impegnata a stabilire un
sostanzioso importo per il fondo della non
autosufficienza, dedicato prioritariamente ai
disabili gravi e gravissimi, e blindato sugli
obiettivi (piani individualizzati) onde evitare
distorsione dei fondi da parte delle Regioni. Il
Comitato propone anche il progetto “Restare
a casa”, che ha come cardine il permanere
del malato in famiglia. Il progetto crea posti di
lavoro per i care-giver per accudire il disabile
e fa diminuire i ricoveri ospedalieri.
La veemente protesta ha acceso i riflettori sul
dramma, spesso sommerso ma intensamente
drammatico, della disabilità in Italia. Secondo
i dati Istat, nel nostro Paese le persone con
disabilità ammontano ad oltre 3 milioni, pari
al 5% della popolazione. Di questi, un milione e mezzo ha più di una disabilità, 700
mila hanno problemi di movimento, oltre
200 mila difficoltà sensoriali, quasi 400 mila
limitazioni che impediscono le normali funzioni della vita quotidiana.
Le persone che soffrono di una qualche disabilità fisica e\o mentale e più in generale di
malattie croniche sono in costante aumento
nella nostra società, e questo paradossalmente proprio grazie ai progressi compiuti
in Medicina, che riescono a garantire la sopravvivenza a pazienti gravi che fino a pochi
decenni fa non ce l’avrebbero fatta. Tuttavia, l’obiettivo della Medicina attuale non è
più soltanto la sopravvivenza, ma anche la
qualità dell’esistenza di chi convive con una
malattia debilitante, per cui l’organizzazione sociale e sanitaria deve strutturarsi per
garantire adeguate cure e continuità assistenziale a questa fascia più debole e bisognosa
di cure e alle loro famiglie, dato che il 93%
degli italiani con disabilità vive in famiglia.
La famiglia di un grave disabile sperimenta
spesso il sacrificio di una dedizione totale, 24
ore al giorno e per 365 giorni l’anno, senza
riposo nè interruzioni, scoprendo l’amore
incondizionato necessario per cambiare pannoloni maleodoranti, asciugare saliva, lavare,
accudire, inserire cateteri, imboccare, somministrare medicine, gestire le emergenze di
crisi epilettiche, aggressività, autolesionismo,
notti insonni...
Le famiglie lamentano continuamente l’assenza di centri di accoglienza adeguati, i pochi servizi, i progetti inesistenti e la scarsa
attenzione mediatica, in quanto nonostante
la riconosciuta necessità di integrazione,
nell’Italia del 2012 ci sono ancora una serie
di luoghi comuni sui disabili, come rivelato
dalla ricerca del Censis di qualche anno fa
sulla percezione sociale delle disabilità. Uno
dei problemi cruciali dei soggetti disabili è
l’inclusione sociale, a partire dall’integra-
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