100% Fitness Mag - Anno VI Aprile 2012 | Page 46

100% FITNESS MAGAZINE ANESTESISTA Siamo tutti a rischio T Dottor Antonio Coppola Medico, pediatra, rianimatore, anestesista specializzato nella terapia del dolore Cell. 3381705569 utte le persone, se affette da particolari malattie o a seguito di traumi, possono soffrire di dolore cronico, ma lo sono maggiormente gli anziani e le persone colpite da malattie, quali: il diabete, l’artrite o problemi alla schiena, a soffrirne. I dolori persistenti non sono da considerarsi una normale componente dell’invecchiamento e vanno, quindi, curati. Purtroppo, non è sempre possibile prevenire il dolore cronico, ma se si interviene in modo tempestivo e mirato sui dolori improvvisi, le possibilità che questi diventino cronici si riducono notevolmente. Alcune patologie possono aumentare l’insorgenza di dolore cronico: l’amputazione di un arto (dolore da arto fantasma), l’artrite o i disturbi d’ansia. Stile di vita e fattori, quali: scompensi alimentari, fumo, abuso di alcol o droghe o inattività fisica possono predisporre una persona al dolore cronico. L’intensità del dolore percepito, anche a parità di trauma, varia molto da persona a persona. Mentre alcune persone percepiscono il dolore in maniera significativa, altre non sentono l’esigenza di ricorrere neppure all’assunzione di blandi analgesici. Un esempio molto comune: un semplice taglio con la carta in alcune persone diviene un dolore persistente. Il motivo perché ciò accade non è chiaro. Alcune persone, rispetto ad altre, sembrano predisposte al dolore. L’educazione e le tradizioni culturali possono spiegare solo in parte queste differenze individuali. Vi sono sempre più indicazioni che la nostra risposta al dolore sia anche determinata dal patrimonio genetico, sul quale non esiste alcun tipo di controllo. “Il dolore è uno dei principali problemi sanitari europei. Se il dolore acuto può essere ragionevolmente considerato un sintomo di malattia o di trauma, il dolore cronico e ricorrente è un problema sanitario specifico, una malattia a pieno titolo”. Il dolore cronico spesso precede una serie complessa di cambiamenti fisiologici e psicosociali, che sono una parte integrante del problema e che vanno ad aggiungersi ad una situazione già gravosa per il paziente. Questi problemi comprendono: 1. immobilità con conseguente deperimento dei muscoli, delle articolazioni, ecc. 2. depressione del sistema immunitario e aumentata suscettibilità alle malattie 3. disturbi del sonno 4. inappetenza e malnutrizione 5. dipendenza da farmaci 6. eccessiva dipendenza dalla famiglia o da altri addetti all’assistenza 7. abuso o uso non appropriato dei servizi sanitari 8. scarso rendimento sul lavoro o inabilità a lavorare, invalidità 9. isolamento da società e famiglia, chiusura in se stessi 10. ansia, paura 11. amarezza, frustrazione, depressione, suicidio 46