76
100% FITNESS MAGAZINE
COSA È IL
SOFTAIR
(SECONDA PARTE)
di Pietro Esposito
I
l softair o soft air o tiro tattico sportivo. È un’attività ludico-ricreativa di
squadra basata sulla simulazione di
tattiche militari.
Il softair si distingue dalle altre attività
basate sulla simulazione militare per l’utilizzo delle Air Soft Gun (in inglese letteralmente arma ad aria compressa, ASG) da
cui appunto prende il nome. Caratterizzato da una grande varietà di giochi diversi
che spaziano da un approccio meramente
ludico ad un approccio di tipo sportivo,
da un approccio ricreativo ad un approccio strategico-simulativo, comprendendo
varie sfumature all’interno di questi quattro estremi. A volte più venire utilizzato
anche nell’ambito del team building, del
problem solving e della formazione aziendale solo in ambienti protetti ed esclusivi.
Il nome deriva dall’inglese, sebbene in inglese il gioco sia chiamato airsoft o air soft.
Il softair è nato in Giappone negli anni
‘80, in seguito all’invenzione delle ASG a
scopo collezionistico, brevettate e prodotte lì per la prima volta, infatti lì la detenzione di armi da fuoco è vietata dalla fine
della seconda guerra mondiale e per lo
stesso motivo sono più di tre generazioni
che in questo paese non esiste un esercito.
IL GIOCO
Le partite possono avere obiettivi diversi:
si va dal conquistare la bandiera altrui,
ad effettuare vere e proprie pattuglie di
ricognizione per conquistare obiettivi di
diversa natura (bandiere, testimoni, materiali, eccetera) naturalmente “neutralizzando” gli avversari bersagliandoli con le
apposite armi giocattolo ed eliminandoli
così dal gioco.
Per motivi di sicurezza è assolutamente
d’obbligo per chi gioca indossare almeno
degli occhiali protettivi, o meglio ancora
delle maschere integrali per proteggere
tutto il viso (dette “gran facciali”). Per il
resto potrebbe anche giocare nudo se lo
volesse:-) .
Nonostante la pratica preveda l’uso di
protezioni adeguate e le armi siano di
potenza assai ridotta, si tratta pur sempre
di uno sport in ambiente aperto, per cui
possono verificarsi occasionalmente incidenti come slogature e graffi. Se non si
rispettano le norme di sicurezza basilari
(uso di protezioni e della sicura delle armi
quando non in gioco, tiro solo da distanza
superiore ai 9-10 metri) Ë possibile anche
che vi siano infortuni agli occhi o ai denti, ma si tratta di casi poco frequenti e
facilmente evitabili se lo sport è praticato
con attenzione e soprattutto con le dovute
protezioni, come maschere facciali in neoprene, occhiali con lente doppia, elmetti
di vari modelli e nazionalità, protezioni
specifiche per le parti del corpo più deboli.
Esistono infinite tipologie di gioco, limitate solo dalla fantasia degli organizzatori,
queste sono le più comuni e apprezzate
dai softgunner:
- Cattura la bandiera o postazione avversaria che può essere:
- Attaccanti contro Difensori: viene posta
una bandiera obiettivo, la difesa vince
se l’attacco non conquista la bandiera
entro un tempo limite prefissato
- Doppio Attacco/Difesa: con due Bandiere, vince chi cattura la bandiera
nemica e la riporta al proprio campo
- Deathmatch a squadre, in cui vince chi
elimina tutta la squadra (senza “rinascita” dei giocatori) o chi elimina più
avversari (con “rinascita”)
- Liberazione di un prigioniero
- Distruzione della squadra avversaria
- Tutti contro tutti
Possono essere anche organizzati scenari che riproducono azioni reali della
storia militare, o immaginarie azioni di
forze speciali. Per via della disponibilità
di equipaggiamento, che copre soprattutto il periodo 1960-2000 gli scenari rappresentano soprattutto forze occidentali
contro generici
terroristi” o forze NATO contro forze del
blocco sovietico.
La particolarità di questo gioco è l’essere
basato completamente sulla correttezza
del singolo giocatore, dato che non esiste
alcun modo per provare oggettivamente
che l’avversario sia stato colpito o meno: è
dovere del giocatore, nel momento in cui
avverte l’impatto del pallino avversario, alzare la mano, smettere di sparare e gridare
colpito, morto, o preso (autodichiarazione) e quindi abbandonare l’area di gioco,
evitando di collaborare e comunicare in
alcun modo con i propri compagni ancora
impegnati nell’azione.
Chi agisce disonestamente viene ironicamente definito Highlander (dal famoso
film basato sulle vicende degli scozzesi
immortali) e una volta individuato può
essere discriminato ed emarginato dagli
altri giocatori; può anche essere espulso
dal gioco o, nei casi più gravi, dall’Associazione di appartenenza.
L’autodichiarazione è anche importante al
fine di evitare inutili e continue raffiche di
pallini ai danni del giocatore stesso.
Nella prossima recensione analizzeremo
le armi softair il loro funzionamento e le
tecnologie applicate a queste armi.
Anche a Sorrento è possibile praticare
questo sport vi invito a visitare il sito
www.sportnatura.it e chiedere informazioni.