100% Fitness Mag - Anno VI Agosto 2012 | Page 26

100% FITNESS MAGAZINE PSICOLOGA SETTORI DI INTERVENTO   Prevenzione e diagnosi precoce Uno dei primi compiti della psiconcologia è l’analisi delle variabili psicologiche e sociali che possono condizionare l’esposizione a fattori di rischio per le neoplasie (fumo, alcol, cattiva alimentazione). Altro compito è l’analisi delle interferenze nella prevenzione e nella diagnosi precoce (meccanismi di difesa disfunzionali che producono ritardi diagnostici). Inoltre, è competenza psicologica migliorare le campagne informative, sostenere la compliance (collaborazione, adesione) dei pazienti ai fattori di rischio, alle terapie, ai controlli di follow up, ecc. e sostenere nel counselling genetico per le neoplasie ereditarie.   Comunicazione della diagnosi e relazione con i curanti Fino ad alcuni decenni fa, era pratica comune non rivelare la diagnosi di cancro, pensando così di proteggere il paziente da reazioni negative determinate dal prefigurarsi di scenari di morte. La comunicazione della diagnosi o dell’evoluzione della malattia sono tuttora problematiche nel nostro paese nonostante le norme legislative abbiano introdotto l’obbligo di informazione della diagnosi e di consenso al trattamento. È possibile da una parte una totale assenza di informazione, percepita dal paziente come una vera e propria “congiura del silenzio”, dall’altra una rivelazione esasperata della verità percepita come un “accanimento informativo”. Il contributo della psicologia, valorizzando la relazione medico-paziente, ha favorito una comunicazione personalizzata in oncologia attenta tanto al bisogno di sapere e di capire dei pazienti, quanto a quello di non sapere. Il dialogo con il proprio medico di fiducia rispetto a preoccupazioni e decisioni, un’informazione graduale e rispettosa del limite predispongono meglio psicologicamente ad affrontare la malattia.   Valutazione del disagio psichico nel paziente e nella famiglia La sofferenza psichica in risposta alla diagnosi di cancro può avere una funzione di adattamento. Manifestare le emozioni (ansia, angoscia, demoralizzazione, tensione, irritabilità, rabbia) nella propria realtà e all’interno delle proprie relazioni come pure liberare i sentimenti interni di tensione e malessere non altrimenti gestibili allevia l’angoscia e nutre lo spirito combattivo. Nel caso in cui questa funzione di adattamento venga perduta, la sofferenza assume un carattere sintomatico. Ansia e depressione sono i disagi principali. Anche la famiglia può esprimere la propria sofferenza attraverso comportamenti sintomatici sia durante il percorso di malattia, sia eventualmente nella fase del lutto (lutto complicato).   Interventi terapeutici La psico-oncologia si pone l’obiettivo di alleviare la sofferenza di pazienti e familiari e per questo si avvale delle seguenti modalità di intervento: • Terapia cognitivo-comportamentale Interventi mirati a riconoscere e modificare pensieri e comportamenti disfunzionali, al fine di ridurre le emozioni negative e facilitare l’adattamento psicologico. • Interventi psico-educazionali Processo di informazione tramite stampati, audiovisivi, ecc. volto a incrementare la conoscenza e ridurre l’incertezza. • Tecniche di rilassamento Attività meditative, esercizi di rilassamento, training autogeno, immagini guidate mirate a ridurre la tensione fisica o mentale. • Arte-terapia Uso del mezzo artistico (musica, scrittura, pittura, danza/ movimento) per raggiungere obiettivi terapeutici. • Terapia di gruppo/gruppi di auto-mutuo aiuto Il gruppo terapeutico costituisce un contesto alternativo dove si possono esprimere anche i propri sentimenti inaccettabili, senza timore del giudizio. Un contesto dove si può parlare della perdita e dove elaborare le questioni più dolorose grazie all’aiuto degli altri. Per potenziare la reazione alla malattia, si utilizzano diffusamente i gruppi di sostegno psicologico. La terapia di gruppo aiuta ad integrare i cambiamenti dovuti alla malattia e i nuovi aspetti della vita emersi con essa, abbattendo la solitudine e l’isolamento. I gruppi terapeutici per le famiglie facilitano l’adattamento ai cambiamenti imposti dalla malattia e promuovono soluzioni per migliorare la qualità della vita e dell’assistenza offerta ai propri cari. Sono molto usati anche i gruppi di auto-aiuto. • Psicoterapia/counselling 26