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PSICOLOGA
SETTORI DI INTERVENTO
Prevenzione e diagnosi precoce
Uno dei primi compiti della psiconcologia è l’analisi delle variabili psicologiche e sociali che possono
condizionare l’esposizione a fattori di rischio per le neoplasie (fumo, alcol, cattiva alimentazione). Altro compito è l’analisi delle interferenze nella prevenzione e nella
diagnosi precoce (meccanismi di difesa disfunzionali che
producono ritardi diagnostici).
Inoltre, è competenza psicologica migliorare le campagne
informative, sostenere la compliance (collaborazione,
adesione) dei pazienti ai fattori di rischio, alle terapie, ai
controlli di follow up, ecc. e sostenere nel counselling
genetico per le neoplasie ereditarie.
Comunicazione della diagnosi e
relazione con i curanti
Fino ad alcuni decenni fa, era pratica comune non rivelare la diagnosi di cancro, pensando così di proteggere il
paziente da reazioni negative determinate dal prefigurarsi
di scenari di morte. La comunicazione della diagnosi o
dell’evoluzione della malattia sono tuttora problematiche
nel nostro paese nonostante le norme legislative abbiano introdotto l’obbligo di informazione della diagnosi e
di consenso al trattamento. È possibile da una parte una
totale assenza di informazione, percepita dal paziente
come una vera e propria “congiura del silenzio”, dall’altra
una rivelazione esasperata della verità percepita come un
“accanimento informativo”. Il contributo della psicologia,
valorizzando la relazione medico-paziente, ha favorito
una comunicazione personalizzata in oncologia attenta
tanto al bisogno di sapere e di capire dei pazienti, quanto
a quello di non sapere. Il dialogo con il proprio medico
di fiducia rispetto a preoccupazioni e decisioni, un’informazione graduale e rispettosa del limite predispongono
meglio psicologicamente ad affrontare la malattia.
Valutazione del disagio psichico nel
paziente e nella famiglia
La sofferenza psichica in risposta alla diagnosi di cancro
può avere una funzione di adattamento. Manifestare le
emozioni (ansia, angoscia, demoralizzazione, tensione,
irritabilità, rabbia) nella propria realtà e all’interno delle
proprie relazioni come pure liberare i sentimenti interni di tensione e malessere non altrimenti gestibili allevia l’angoscia e nutre lo spirito combattivo. Nel caso in
cui questa funzione di adattamento venga perduta, la
sofferenza assume un carattere sintomatico. Ansia e depressione sono i disagi principali. Anche la famiglia può
esprimere la propria sofferenza attraverso comportamenti
sintomatici sia durante il percorso di malattia, sia eventualmente nella fase del lutto (lutto complicato).
Interventi terapeutici
La psico-oncologia si pone l’obiettivo di alleviare
la sofferenza di pazienti e familiari e per questo si avvale
delle seguenti modalità di intervento:
• Terapia cognitivo-comportamentale
Interventi mirati a riconoscere e modificare pensieri e
comportamenti disfunzionali, al fine di ridurre le emozioni negative e facilitare l’adattamento psicologico.
• Interventi psico-educazionali
Processo di informazione tramite stampati, audiovisivi,
ecc. volto a incrementare la conoscenza e ridurre l’incertezza.
• Tecniche di rilassamento
Attività meditative, esercizi di rilassamento, training autogeno, immagini guidate mirate a ridurre la tensione fisica
o mentale.
• Arte-terapia
Uso del mezzo artistico (musica, scrittura, pittura, danza/
movimento) per raggiungere obiettivi terapeutici.
• Terapia di gruppo/gruppi di auto-mutuo aiuto
Il gruppo terapeutico costituisce un contesto alternativo dove si possono esprimere anche i propri sentimenti
inaccettabili, senza timore del giudizio. Un contesto dove
si può parlare della perdita e dove elaborare le questioni
più dolorose grazie all’aiuto degli altri. Per potenziare la
reazione alla malattia, si utilizzano diffusamente i gruppi
di sostegno psicologico. La terapia di gruppo aiuta ad integrare i cambiamenti dovuti alla malattia e i nuovi aspetti
della vita emersi con essa, abbattendo la solitudine e l’isolamento. I gruppi terapeutici per le famiglie facilitano
l’adattamento ai cambiamenti imposti dalla malattia e
promuovono soluzioni per migliorare la qualità della vita
e dell’assistenza offerta ai propri cari. Sono molto usati
anche i gruppi di auto-aiuto.
• Psicoterapia/counselling
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