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glia. Immaginate uno
come me, con quasi
tutti i miei nipoti già
tifosi napoletani e con
le mie due figlie tifose della Juve, che mi
portano a casa i loro
due fidanzati entrambi Ultras del Napoli,
e addirittura uno con
il tatuaggio “Napoli
Unica Fede”…Non ci
posso credere!
Ho ricordato con loro i
tempi di Maradona, e
se anche la Juve era inferiore, penso piacevolmente a quegli anni,
anche perché frequentavo l’ISEF alla Mostra
d’Oltremare, e spesso,
invece di andare a seguire i corsi, andavamo ad “estasiarci” nel
vedere gli allenamenti
del grande Diego.
Ma ritorniamo a parlare della nuova casa
della Juve; lo Juventus
Stadium ha introdotto in Italia il
concetto di stadio che vive non soltanto la domenica, ma sette giorni
alla settimana.
In Italia, purtroppo, portare moglie e
figli alla partita è ancora considerato
pericoloso.
La vera novità dello stadio bianconero invece sarà la sua vivibilità; una
grande attrazione capace di vivere
indipendentemente dall’evento
sportivo, come una parte integrante
della città che offre ai suoi abitanti
parchi e parcheggi, servizi e negozi.
Così lo stadio cesserà di essere un
luogo che si anima soltanto la domenica pomeriggio e diverrà il centro
di un polo attivo anche in settimana,
meta di shopping e di attività ricreative che coinvolgerà piccoli e adulti
in una grande festa all’insegna dei
valori dello sport.
Alle imprese di oggi, che i giocatori
compiono sul campo, si affianca la
leggenda bianconera, un secolo di
storia e di successi che riecheggia
all’interno del nuovo museo della
Juventus sito in prossimità dell’im-
pianto.
Io sono stato negli stadi più belli ed
importanti del mondo, praticamente
in Europa li ho visti quasi tutti, mi
manca il “Maracanà”, ma ormai il
mondiale è alle porte, per cui anche
il Brasile farà presto parte della mia
collezione. Però lo Juventus Stadium anche se è più piccolo di molti
altri, è favoloso; praticamente sei in
campo, senza barriere e separazioni
fra tifosi. Addirittura
le panchine sono
come all’Old Trafford
di Manchester, poste
sulla tribuna centrale,
a contatto diretto con
la gente.
Ora la mia vera ed
unica perplessità è
questa:
Siamo pronti in Italia,
ad avere uno stadio
del genere, completamente all’inglese?
Io sono ottimista, anche perché il futuro
è senz’altro rivolto
in questa direzione;
sono troppi i vantaggi
per una società che
possa vantare uno
stadio di sua proprietà. Si ipotizza che per
la Juve ci sarà un aumento di fatturato fra
il 20% e il 30%, senza valutare l’aspetto
sportivo in sé; infatti
avere i propri tifosi a
7 metri dal campo di gioco, può rappresentare sicuramente un beneficio
enorme.
Chiaramente l’auspicio mio e di
tutti gli amanti del calcio è che,
poco per volta, tutte le altre società, anche per ridurre il “gap” con
le rivali europee, seguano le orme
della Juve, che come sempre arriva
prima degli altri.
Scusate la mia faziosità.
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