100% Fitness Mag - Anno V Ottobre 2011 | Page 32

100% FITNESS MAGAZINE Giordano Direttore della Clinica Universitaria Otorinolaringoiatrica delle Molinette di Torino. Gli automobilisti ultracinquantenni furono chiamati a controllare gratuitamente l’udito presso le sedi ACI di 7 città coinvolte nel progetto : Napoli, Torino, Roma, Firenze, Genova, Milano e Bari. Terminato il lavoro di raccolta, i dati sono stati presentati attraverso un Consensus Conference nel 2011, una tavola rotonda il cui obbiettivo è proporre modifiche al Codice della Strada. In pratica, superati i sessant’anni, per il rinnovo della patente, potrebbe essere obbligatorio sottoporsi ad un esame audiometrico, con la prescrizione di apparecchio acustico, in caso d’ipoacusia. Dagli screening effettuati a livello nazionale, si è evidenziato che il deficit uditivo è un deficit sottovalutato, che diventa pericolo per sé e per gli altri quando si è al volante. Sentire poco o male, non riuscire a distinguere velocemente la provenienza esatta di suoni, come una sirena, un clacson o il rumore di una moto, dicono le statistiche sia all’origine del 30% d’incidenti spesso mortali. Un altro dato sbalorditivo, dello studio nazionale, effettuato nelle sette città suddette, afferma che il 62% delle persone che hanno partecipato alla campagna dell’ACI, riteneva, sbagliando, di avere un udito normale. In effetti il problema del ”sentire” non è mai stato preso seriamente in considerazione, come potenziale rischio, mentre si è data molta importanza alla vista. Si consideri che, statisticamente provato, il 5% degli italiani ha un abbassamento d’udito che si ripercuote pesantemente sulla vita di tutti i giorni. Il progetto “sicurezza stradale e udito” è stato presentato alla Camera dei Deputati in modo molto singolare: alcuni membri del Parlamento sono stati sottoposti ad un esame audiometrico strumentale per mostrare loro come una valutazione audiometrica dell’udito sia cosa semplice e altrettanto rapida. Il Presidente della commissione dei Trasporti della Camera, Mario Valducci, durante la tavola rotonda, ha dichiarato che il governo italiano si uniformerà alle direttive europee che richiedono maggiore controllo in materia di patenti di guida, al fine di aumentare la sicurezza stradale. Dunque, Montecitorio apre le orecchie: final- mente sono iniziati i lavori volti all’ipotesi di una legge delega in due parti: la prima rivolta a tutti gli automobilisti, la seconda dedicata agli operatori ed ai professionisti della guida, nella quale s’introdurrà l’obbligo dell’esame audiometrico strumentale (cioè con audiometro). Ricordiamo che è stato presentato un provvedimento per introdurre nel codice penale l’omicidio stradale come nuova fattispecie di reato. Ciò per evitare definitivamente che nel caso d’incidenti mortali i responsabili possano, nella pratica, contare su pene detentive contenute. Nel corso della tavola rotonda, molto significativo è stato l’intervento di Alessandro Gilardi, un ingegnere torinese, stimato e affermato, padre di Cecilia, morta a 17 anni trascinata da un’auto guidata da un ottantenne confuso, che ai vigili disse di non essersi accorto di averla agganciata, risultando poi ipoacusico. Gilardi colpito da un dolo- re profondo, ha creato una Fondazione in ricordo di Cecilia, oltre ad aver realizzato molteplici opere pubbliche di riqualificazione, oltre a sostenere gli studi per giovani capaci ma privi di mezzi, la Fondazione si è battuta per una legge più restrittiva sul rinnovo delle patenti, ottenendo una revisione annuale dopo gli ottanta anni. Il suo intervento nel corso della tavola rotonda ha puntualizzato l’importanza dell’introduzione obbligatoria del test audiometrico strumentale. L’ampia risonanza data dai “media” al progetto, oltre a sensibilizzare l’opinione pubblica in modo deciso sul tema delle abilità uditive di chi guida, ha contribuito a diffondere in Italia la cultura dell’udito e della sua correzione in caso d’ipoacusia. Ricordiamo, a conclusione, un dato importante: i problemi d’udito colpiscono circa il 12% dei cittadini italiani con una crescita rilevante per gli over 60, tra i quali, il 30% è affetto da questa patologia. 32