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Quali patologie
Chi va dall’algologo
Cosa si vuole ottenere
Pazienti con dolore acuto
o cronico diagnosticato e
stabilizzato, che risulta ribelle alle
comuni terapie. L’intervento dell’algologo è importante perché attraverso le tecniche terapeutiche di
sua competenza può controllare il
sintomo, accelerare la guarigione e
la riabilitazione migliorando la qualità della vita.
Pazienti con un problema
doloroso da definire. L’intervento dell’algologo in questo
caso può aiutare i colleghi specialisti
a raggiungere la diagnosi chiarendo
la sorgente anatomica del dolore.
Pazienti con dolore cronico complesso che richiede
diagnosi e cure multidisciplinari.
La diagnosi algologica con ciò
si vuole scoprire la sorgente
anatomica del dolore, i meccanismi
che lo producono e ne determinano
la sua persistenza nel tempo, le vie
di conduzione dalla sede del danno
al cervello, che è l’organo deputato
alla sua lettura e deve avvenire parallelamente alla ricerca delle cause.
Definire se si tratta di un Dolore- Sintomo oppure di un
Dolore- Malattia.
Programmare una Terapia
curativa orientata sui meccanismi di produzione e mantenimento (fisiopatologia del dolore) e non
solo sulla sintomatologia.
Facilitare la Riabilitazione
psicologica e fisica necessaria
ad affrontare le conseguenze legate
al periodo di inattività per la malattia, in modo da accelerare la guarigione.
L’Approccio Multidisciplinare
per la diagnosi e la terapia
attraverso un lavoro di gruppo tra
l’algologia e le branche mediche e
chirurgiche dell’Azienda per affrontare i casi complessi ed evitare la
frammentazione diagnostica e terapeutica.
Il miglioramento della Qualità della vita personale, sociale e lavorativa.
L’algologo è importante per lo studio del dolore perché può chiarire
i singoli meccanismi di produzione
e di mantenimento (fisiopatologia)
del dolore e le vie anatomiche di
conduzione e svolgendo un ruolo
di coordinamento nell’intervento
di altri specialisti per evitare una
frammentazione e una dispersione
del lavoro con un prolungamento
nel tempo della sofferenza.
Vi può accedere chiunque soffra di
patologie dolorose di natura ortopedica, neurologica, vascolare, nefrologica, diabetologica, tumorale.
Patologie della colonna vertebrale:
• Cervicobrachialgie
• Dorsalgie
• Lombosciatalgie
Patologie del Sistema Nervoso:
• Lesioni traumatiche dei nervi
periferici e del midollo spinale
Infiammazione delle radici nervose
• Dolore da amputazione
• Algoneurodistrofi
• Herpes Zoster e Nevralgia
Posterpetica
Dolore nelle persone affette da
vasculopatia, diabete, insufficienza
renale cronica.
Localizzazioni tumorali dell’Apparato Muscolo-Scheletrico.
Quali terapie
Le terapie farmacologiche
sistemiche attraverso l’utilizzo di farmaci somministrati per
via orale, sottocutanea, endovenosa.
Le terapie farmacologiche
loco-regionali attraverso
l’utilizzo di infiltrazioni mirate e
selettive per somministrare il farmaco il più vicino possibile alla sede del
dolore.
Le procedure chirurgiche
con l’obbiettivo di modulare
l’intensità del dolore attraverso una
azione sui centri nervosi. A questa
categoria appartengono le tecniche
quali la neuromodulazione midollare elettrica e farmacologica.
Le terapie psicologiche. Il
dolore malattia è continuamente autoalimentato da molteplici
circoli viziosi. E’ necessario tenere
conto dell’insieme della persona che
soffre nelle sue componenti fisiche
e psicologiche. La diagnosi e la terapia psicologica si propongono lo
scopo di valutare i comportamenti
e gli stati emotivi che mantengono
il dolore ostacolando il processo
della cura.
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