100% Fitness Mag - Anno V Novembre 2011 | Page 58

100% FITNESS MAGAZINE U n saluto ai numerosi lettori di 100% Fitness, rivista che ha il grande pregio di far luce su alcuni temi importanti riguardanti prevenzione, attività fisica e alimentazione, in modo semplice e alla portata di tutti. Avendo avuto personalmente la fortuna di partecipare, soprattutto grazie ad un mio carissimo collega, alle ultime convention quali RiminiWellness 2011 e il Festival del Fitness di Roma nel 2010 ho potuto toccare con mano quella che è l’ultima frontiera nel campo del fitness & wellness: l’allenamento funzionale (functional training). Non si tratta di qualcosa di totalmente nuovo, ma piuttosto un ritorno alle origini. Già da qualche anno a questa parte sono ricomparse palle di ghisa provenienti dalla Russa, meglio conosciuti come i Kettlebell, palle mediche, corde e metodi di allenamento in stile militare, o ancora, in sospensione (TRX e Flying), circuiti di pre-atletismo e chi più ne ha più ne metta. Tutto questo interesse intorno al Training Funzionale ha portato alla realizzazione di nuovi attrezzi utili per il suddetto tipo di allenamenti. Un esempio è la Bulgarian Bag (o sacca bulgara), attrezzo rivestito in vinile che potremmo definire come un antenato del classico bilanciere. Quest’ultima non è la sola: accanto ad essa troviamo anche la water bag (sacca ad acqua) per esercizi propriocettivi, mirati al miglioramento dell’equilibrio. Prima di parlare di allenamento “funzionale”, però, occorre che il tecnico esperto si ponga la domanda “Funzionale a cosa?”. Molte persone credono, infatti, che basti attingere dalla rete, magari dopo aver scaricato qualche video da YouTube per impostare una seduta di allenamento “funzio- nale”. Non è così. Occorre specificare se l’obiettivo del nostro allenamento sarà funzionale al potenziamento in uno sport specifico, o mirato alla prevenzione, alla forza, o ancora all’ipertrofia. Ne consegue che il programma elaborato non sarà mai una sequenza casuale di esercizi, ma piuttosto un adattamento alle caratteristiche del soggetto e quelli che sono i nostri reali obiettivi. Si rende necessario quindi che l’utente o l’atleta (in caso di uno sport) si affidi ad uno specialista del movimento umano, in possesso delle competenze necessarie per l’insegnamento del Functional Training e che magari abbia seguito qualche corso di aggiornamento sull’argomento, essendo l’allenamento funzionale una scienza in continua evoluzione. Purtroppo non sempre tutto ciò avviene, con la conseguente probabilità di 58 incorrere in un infortunio. In sintesi, potremmo riassumere i benefici del Training Funzionale in un miglioramento in toto di tutte le capacità motorie. In particolare, questo di tipo di allenamento si rivela assai efficace sulle componenti coordinative generali, quali il controllo motorio (cioè la capacità di controllare il movimento secondo lo scopo previsto) e l’apprendimento motorio (assimilazione e acquisizione dei movimenti) e quelle speciali: la destrezza, la capacità di equilibrio e di orientamento. Non solo. L’allenamento funzionale può influire anche sulle capacità condizionali (quelle organicomuscolari): forza, resistenza, velocità o rapidità. Buon allenamento a tutti e ricordate che all’occorrenza anche una coppia di manubri o un bilanciere possono diventare funzionali, ma solo se a funzionare è l’istruttore.