100% Fitness Mag - Anno V Novembre 2011 | Page 11

SCOPERTE SCIENZA ALIMENTAZIONE Piu’ amici su Facebook? Piu’ materia grigia nel cervello Numero contatti Fb legato a dimensioni 4 aree acebook ci ingrandisce il cervello? Forse si’, infatti il numero di amici che abbiamo su Facebook cresce al crescere delle dimensioni di alcune aree neurali collegate, guarda caso, a emozioni e percezione degli altri. Lo rivela uno studio condotto da Ryota Kanai della University College di Londra (UCL) e pubblicato sulla rivista Proceedings of the Royal Society. La correlazione tra il numero di amici su Facebook e le dimensioni di certe aree del cervello, suggerisce due ipotesi alternative: o che potremmo essere ‘’programmati’’ sin dalla nascita per avere un certo numero di amici, che dipendono dunque dalle dimensioni di aree neurali critiche; o, viceversa, la relazione vista tra numero di amici online e dimensioni neurali e’ solo l’ennesima prova del fatto che internet ci cambia il cervello. Gli esperti hanno coinvolto prima 125 studenti (tutti attivi su Facebook) e poi altri 40 e osservato il loro cervello con la risonanza magnetica. A ciascuno di loro e’ stato chiesto quanti amici avessero online e quanti nella vita reale. Il primo aspetto emerso e’ che il numero di amicizie virtuali su Fb rispecchia grosso modo il numero di amicizie che un soggetto coltiva nella vita reale. Poi e’ emerso che la materia grigia nel cervello, in 4 zone precise, e’ maggiore per quei soggetti che hanno tanti amici su Fb. Le aree neurali implicate sono l’amigdala, centro legato all’emotivita’ le cui dimensioni erano gia’ state collegate alle amicizie nella vita reale; un’altra area legata alla percezione di oggetti in movimento (quindi vivi) e poco attivo in bambini autistici; una terza zona che si attiva quando incrociamo lo sguardo di qualcuno; infine una quarta area importante per l’orientamento e quindi anche per la navigazione in un social network. E’ possibile che usare Fb potenzi queste aree come la corsa potenzia i muscoli delle gambe, o che invece siamo settati per avere un certo numero di amici. F SALUTE CURIOSITÀ Influenza: ancora sindromi, non arrivato virus stagione S indromi influenzali dovute a vari agenti patogeni ma non al virus dell’influenza stagionale, non ancora circolante in Italia. Ad una settimana dall’inizio dell’attivita’ della Rete di sorveglianza sull’influenza Influnet, i casi segnalati non sono ancora rapportabili all’attesa influenza ma a sindromi simili. ‘’Al momento - afferma Stefania Salmaso, responsabile del Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute dell’Istituto superiore di sanita’ - la Rete segnala casi di sindromi influenzali non dovute, pero’, ai virus influenzali stagionali che non sono ancora circolanti’’. Quando tali virus dell’influenza stagionale saranno isolati in Italia, rileva Salmaso, ‘’si avra’ un’impennata dei casi di sindromi segnalati’’. Intanto, la rete di sorveglianza si e’ pero’ attivata e la situazione sara’ tenuta sotto controllo settimana per settimana da centinaia di medici-sentinella del sistema Influnet. La Rete e’ coordinata dal ministero della Salute ed ha lo scopo di monitorare non solo l’andamento dell’epidemia influenzale di stagione, ma anche le caratteristiche e le eventuali mutazioni dei virus in circolazione. La sorveglianza virologica, a differenza di quella epidemiologica, partira’ invece da meta’ novembre, La Rete sentinella Influnet lo scorso anno ha visto la collaborazione di quasi un migliaio di medici di medicina generale e pediatri di libera scelta ed e’ attiva dal 1999. Le rilevazioni continueranno fino al 29 aprile 2012 Zenzero per combattere La nausea in gravidanza Un po’ di zenzero al giorno per combattere le nausee e il vomito che possono presentarsi nei primi mesi di gravidanza. Lo suggerisce uno studio condotto su 67 donne in attesa dai ricercatori della Chiang Mai University tailandese. Per quattro giorni 32 future mamme hanno preso un supplemento dietetico contenente 1 grammo di zenzero, mentre 35 hanno assunto un placebo. Ebbene, le pazienti che avevano provato lo zenzero hanno avuto meno nausee ed episodi di vomito rispetto alle altre. Lo zenzero non ha provocato effetti collaterali e, pur sottolineando la necessità di altri studi per confermare questi risultati, i ricercatori ne sottolineano l’efficacia. Occorre chiarire, però, quale sia l’ingrediente attivo dello zenzero. 100% FITNESS MAGAZINE 11