100% Fitness Mag - Anno V Novembre 2011 | Page 56

100% FITNESS MAGAZINE l’Echinacea purpurea e L’Echinacea pallida. L’uso di Echinacea a scopo medicinale risale a tempi remoti: i Nativi Americani ne utilizzavano i rizomi per curare varie affezioni della pelle come piaghe, ferite e morsi di serpenti. La moderna farmacopea ha confermato le conoscenze popolari sulle proprietà antinfiammatorie per uso locale, ma ne ha riscontrato anche la grande azione di stimolo sul sistema immunitario, che ne fa un presidio utile in caso di raffreddore e influenza. Le tre specie di Echinacea contengono diversi principi attivi, i più significativi dei quali sono polisaccaridi, apigenina, echinaceina, echinacoside, acido cicorico, ognuno con le sue peculiarità e la sua azione specifica: la somma di queste azioni fa sì che possano essere utilizzate per l’azione antibiotica, antinfiammatoria, antivirale, e soprattutto immunostimolante. L’attività immunostimolante si manifesta mediante un aumento di particolari leucociti (globuli bianchi), le cellule del sangue che nell’organismo umano costituiscono una barriera, poiché sono adibite a fagocitare, cioè inglobare per distruggerli, gli agenti estranei dannosi come virus, batteri, funghi, dai quali perciò contribuiscono a difenderci. L’Echinacea quindi può essere un valido coadiuvante per rafforzare le difese dell’organismo contro le infezioni recidivanti che interessano le vie respiratorie superiori, ma può essere utile anche per contrastare le infezioni alle basse vie urinarie. L’Uncaria tomentosa è una pianta amazzonica nota col nome locale “uña de gato”, cioè “unghia di gatto”, nome che fa riferimento alle spine che decorrono lungo il fusto e che servono alla pianta, una liana, per aggrapparsi agli alberi e svilupparsi verso l’alto, alla ricerca della luce. I principi attivi risiedono nella corteccia delle radici e della parte inferiore del