100% Fitness Mag - Anno V Luglio 2011 | Page 74

100% FITNESS MAGAZINE realizzato su box, case o capannoni, può offrire un contatto diretto con la natura, migliorare il clima interno delle abitazioni ma anche immediatamente esterno ed inoltre consente di recuperare spazi inutilizzati come le coperture dei garage o dei lastrici solari degli ultimi piani. Detto ciò, è da constatare che oltre ad esser meraviglioso esteticamente, riqualifica e accresce il valore economico di un’abitazione. Nel timore e per ovviare al rischio di incendio e alla forza dirompente del vento che può portar via tutto, è consigliabile la posa in opera di ghiaia o cordoli per la tenuta salda dei giardini, anche su perimetro esterno e che formano, al tempo stesso, delle strisce di sicurezza di materiale minerale, prevenendo il pericolo del fuoco. Una domanda che può nascere spontanea, riguarda la possibile penetrazione di quantità d’acqua o di condensa di vapore acqueo nelle abitazioni sottostanti la copertura verde, data la mole d’acqua utilizzata per l’irrigazione. Dunque, la struttura del tetto verde, a differenza di un comune solaio di copertura, 74 è composta da vari strati: Lo strato drenante frena la penetrazione dell’acqua, questa, poi viene completamente impedita dallo strato impermeabilizzante; ed inoltre l’isolante termoacustico, posto tra la soletta e gli altri strati, impedisce la formazione di vapore acqueo garantendo così una temperatura ideale nelle abitazioni sottostanti. Ovviamente bisogna assicurarsi che le ditte che portano avanti il lavoro siano affidabili e che durante i lavori di posa dei vari strati della copertura sia effettuato correttamente e sopra tutta l’estensione del tetto. Prima di iniziare i lavori per un giardino pensile, occorre verificare: La portata della soletta sul quale si vuol realizzare il giardino (almeno 250 kg/mq), tale dato si può reperire sui disegni di progetto oppure si può chiedere direttamente al progettista dell’immobile; Ottenere il consenso del condominio (se si vuol rendere pensile un terrazzo di proprietà di un solo condomino), mentre bisogna ripartire tra tutti i proprietari nel caso di un giardino su tetto condominiale; Verificare presso l’ufficio tecnico del Comune se dove è ubicata l’abitazione, esiste una normativa in materia. Pur temendo che l’argomento di questo numero che ho scelto per voi, ai più possa risultare un po’ “pesante”, spero che la soluzione prospettata possa influenzare positivamente l’opinione di voi lettori. Comunque vada continuerò a provare a coinvolgervi in queste tematiche che devono e possono essere possibili soluzioni ai mali maggiori delle nostre amate città... se me lo permetterete....