100% Fitness Mag - Anno V Luglio 2011 | Page 46

100% FITNESS MAGAZINE AUDIOPROTESISTA La cosa più allucinante è che mi stavo quasi convincendo di essere una mamma troppo apprensiva, che volesse trovare per forza il pelo nell’uovo. Fortunatamente quell’ angoscia nel cuore mi ha portato a prenotare per la terza volta e il terzo specialista otorino l’ennesimo controllo a giugno 2010. Dopo un’accurata visita e un esame audiometrico durato all’incirca 1 ora ... la diagnosi: “Ipoacusia bilaterale medio grave di tipo neurosensoriale”. Ho dovuto aspettare 2 anni e mezzo, due specialisti conosciutissimi, una logopedista affermata il cui unico esito è stato che mio figlio fosse un bambino introverso e un po’ viziato e un pediatra che non ha fatto altro che ripetermi di “aspettare” (da sottolineare, tutti a pagamento) ... per confermare che le mie preoccupazioni erano fondate! ! ! Ricordo ancora le parole dello specialista otorino, capace di esprimere la diagnosi, che vedendomi in lacrime, diceva: “Signora, faremo un ulteriore indagine, mi auguro per lei e per Antonio che io mi sia sbagliato... ma purtroppo sono sicuro di ciò che dico”. Ora tutto aveva un senso e quel pianto era solo una liberazione da quelle brutte sensazioni e dalle troppe ansie accumulate... finalmente eravamo pronti a partire! Forse molti genitori pensano che mettere le protesi ai propri figli possa rappresentare una sconfitta, una difficoltà ... ma col senno di poi e a distanza di quasi dieci mesi, posso affermare che il giorno in cui, con la disponibilità immensa di veri professionisti (l’audioprotesista coadiuvata dall’otorino), sia professionalmente che umanamente parlando, sono state applicate le protesi acustiche ad Antonio, è stato uno dei giorni più importanti per me e per lui. Ho osservato attentamente l’espressione di mio figlio improvvisamente cambiare, ho visto i suoi occhi spalancarsi attoniti, riempirsi di gioia e poi un sorriso meraviglioso che non dimenticherò mai! Ho pianto di nuovo, ma questa volta dalla felicità, dalla sicurezza che per Antonio incominciava una vita nuova... un nuovo mondo! Forse ho detto troppo, forse troppo poco ma il mio desiderio più grande è quello di aiutare nel mio piccolo tutte quelle mamme che come me hanno avuto dei dubbi; il mio consiglio è di non arrendersi al primo ostacolo, non fermarsi al primo parere e seguire sempre il proprio istinto. E’ importante osservare ogni minimo particolare o comportamento, perché aldilà di ogni medico o pediatra, siamo noi che stiamo a diretto contatto con i nostri figli, che li vediamo crescere! Le difficoltà sono tante ... a partire dalle istituzioni che non ti aiutano, dagli iter burocratici che non finiscono mai e che non ti danno nemmeno la metà di ciò di cui avresti bisogno ...ma è altrettanto vero che nel mio caso sono stata comunque fortunata ad incontrare persone validissime quali un ottima audioprotesista e una fidata logopedista che hanno aiutato me e soprattutto Antonio ad aprirsi letteralmente al mondo e agli altri, a vivere il proprio “handicap” in modo così naturale da farlo sentire “normale”. Ricordo le parole decise dell’audioprotesista, quando le parlai della richiesta inoltrata dalla direttrice didattica della scuola materna in corso di preiscrizione alle elementari della necessita di un insegnante di sostegno per Antonio: “Non è assolutamente necessario, Antonio ha solo un deficit uditivo risolvibile con apparecchi acustici e in ambito scolastico dell’ausilio di sistemi di trasmissione-ricezione FM. E’ un bambino normale come quello che non vede bene e mette gli occhiali.” Oggi frequenta la prima elementare, la lettura è il suo punto forte, ai dettati prende tutti 9 e 10, è un bambino sicuro di sé e che ogni giorno ci rende fieri di ogni tappa che riesce a conquistare! Le protesi ormai fanno parte di lui e rappresentano solo un valore aggiunto e non qualcosa in meno per un bambino che già da solo è “speciale”. 46