100% Fitness Mag - Anno V Luglio 2011 | Page 44

100% FITNESS MAGAZINE AUDIOPROTESISTA Non siete soli Un mondo nuovo La scoperta che vostro figlio è affetto da ipoacusia ha rappresentato sicuramente un triste evento. Forse provate sconforto o sconcerto e non siete sicuramente gli unici: molti genitori sono passati da sensazioni simili alle vostre. E’ importante conoscere tutto sull’ipoacusia e sulle possibili soluzioni, in modo da poter prendere la decisione giusta per vostro figlio. Un intervento precoce può fare la differenza per il futuro del bambino, soprattutto per quanto riguarda lo sviluppo del suo processo di apprendimento. Un bambino che soffre di deficit uditivi riceve le informazioni in modo incompleto o distorto e ciò può compromettere le sue capacità di apprendimento. Perciò è importante scoprire come si possono ridurre al minimo gli effetti dell’ipoacusia. Fortunatamente vostro figlio vive in un’epoca nella quale la tecnologia ed il supporto precoce degli specialisti offrono eccezionali possibilità di aiuto. Per garantire a vostro figlio un valido aiuto, dovete offrirgli le soluzioni tecnologiche più efficaci in un adeguato ambiente di apprendimento. Ciò lo aiuterà ad accrescere il suo potenziale e a migliorare la socializzazione, in modo che il suo sviluppo possa avvenire al meglio. A tal proposito ecco l’esperienza di Anna, mamma di un mio piccolo paziente audioleso. Dottoressa Tea Maione Laureata in tecniche Audioprotesiche Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Torino Disponibile telefonicamente Martedì e Venerdì dalle 09.00 alle 11.00 Cell. 338.9648341 di Anna Apreda P ensandoci ora sembra lontanissimo il giorno in cui, quasi più per una mia insicurezza,una mia paura, ho preso un appuntamento dall’ennesimo otorino per una visita a mio figlio. Antonio ora ha 6 anni e va in prima elementare; è un bambino molto vivace, socievole e dolcissimo. Ha due occhi che parlano da soli e una passione irrefrenabile per la musica,di tutti i generi. E’ da quando aveva 3 anni che ho cominciato a sospettare che qualcosa non andasse come dovuto, anche supportata dall’ insegnante di asilo che mi riferiva che Antonio a volte sembrava assente e che aveva bisogno di una maggiore assistenza per comprendere lo svolgimento di alcuni lavori. Ho un altro figlio di 10 anni ed è proprio dal confronto col fratello che ho iniziato a domandarmi come mai Antonio avesse avuto un ritardo, se così si può d Y