100% Fitness Mag - Anno V Luglio 2011 | Page 22

100% FITNESS MAGAZINE FARMACISTA Micosi cutanee le regole della prevenzione Dottor Giuseppe De Simone Laureato presso l’Università di Napoli Federico II in Scienze e Tecniche delle Piante Officinali. Disponibile telefonicamente Mercoledì dalle 13.00 alle 16.00 - Cell. 335.5302988 Le infezioni della pelle indotte da funghi (micosi) non sono pericolose, ma sono senza dubbio molto fastidiose e sgradevoli e, una volta instauratesi, spesso risultano difficili da trattare. Specie in quelle zone in cui l’umidità tende a ristagnare, come le pieghe cutanee, le ascelle, l’inquine, lo spazio tra le dita dei piedi. Tigna, candidosi e pityriasi versicolor sono le più frequenti, e possono colpire chiunque, proliferando su tutte le parti che contengono cheratina: quindi pelle, ma anche peli e unghie. Gli agenti in causa sono soprattutto dermatofiti, candida e malassezia. I dermatofiti sono causa di infezioni fungine tra le più comuni, come la tinea capitis, ossia della testa, che colpisce in particolare i bambini, la tinea corporis, che non fa distinzione tra adulti e bambini, né tra uomini e donne, e la tinea pedis, più nota con il nome di piede d’atleta, che si sviluppa sulla pelle del piede. La loro diffusione è correlata ad ambientali sovraffollati, a condizioni igieniche precarie e alla frequentazione di palestre, piscine e altri luoghi dove si pratica sport strettamente a contatto con gli altri. E, soprattutto d’estate e quando si pratica sport, attenzione anche alla candida che predilige tutte le aree del corpo dove la pelle rimane spesso umida, come le pieghe delle ascelle, dell’inguine e delle mammelle. In tali zone il fungo, che fa parte della normale microflora cutanea, diventa più aggressivo, provocando la cosiddetta intertrigine da candida (o candidosi delle pieghe cutanee). Alla malassezia è invece imputabile la pitiriasi versicolor, conosciuta anche come “fungo di mare” perché le macchie si rendono maggiormente evidenti sulla pelle abbronzata. Anche in questo caso non sono, però, il sole e il mare i responsabili della moltiplicazione del fungo, bensì il sudore abbondante e gli ambienti caldi e umidi. Come mettersi quindi al riparo da questi sgradevoli ospiti? Ci sono alcune situazioni che favoriscono lo sviluppo di questi microrganismi e devono pertanto essere evitate se vogliamo contrastarne la proliferazione. Primo tra tutti l’ambiente caldo e umido. Soprattutto nei mesi estivi, quindi, è sempre bene indossare vestiti leggeri, biancheria in fibre naturali e scarpe che lascino respirare la pelle ed evitino il più possibile l’ipersudorazione. L’uso di tessuti elasticizzati andrebbe limitato ai costumi per il nuoto, da cambiare subito una volta usciti dall’acqua. Dopo il bagno, in mare o in piscina, asciugare bene la pelle, soprattutto in quelle aree in cui l’acqua tende a ristagnare come le pieghe cutanee, le ascelle, l’inguine, con un asciugamano morbido. In palestra, attenzione ai tappetini di gomma o alle panche degli spogliatoi: nei loro interstizi si possono annidare i funghi e il contagio; soprattutto se il clima è caldo e umido, è molto facile. In piscina non girare a piedi nudi e, soprattutto, non sedersi sulle piastrelle, tantomeno quelle del bordo della vasca. È più salutare usare sdraio o lettini, ma soltanto stendendo