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NUTRIZIONISTA
l’ideale sarebbe non ingerire lo stesso cibo più spesso di
una volta ogni tre giorni. Inoltre, ogni giorno occorre
assumere fibre vegetali attraverso cereali integrali, verdura e frutta fresca. Come quota proteica, pesce, carni
bianche e legumisono la scelta migliore.
I valori ematici di colesterolo sono influenzati soltanto
in parte dall’alimentazione. Il nostro corpo possiede infatti un efficace meccanismo di sintesi epatica che gli
consente di far fronte alle esigenze metaboliche senza
contare troppo sulla quota assunta con la dieta. Esprimendo tale concetto in termini quantitativi scopriamo
che l’alimentazione influenza i valori di colesterolo soltanto del 10-20%.
Quando si parla di dieta per il colesterolo è importante
capire innanzitutto quali siano i reali obiettivi di una
simile strategia alimentare.
Il colesterolo, come molti di voi sapranno, è un grasso
importantissimo per l’organismo e proprio in virtù di
questo suo ruolo metabolico di primo piano sarebbe
impossibile farne a meno.
Per distribuirsi ai vari tessuti il colesterolo circola nel
sanguelegato a diverse proteine con densità differente, quello legato alle HDL (dall’inglese “high density
lipoproteins”, lipoproteine ad alta densità) viene
chiamato colesterolo buono, mentre quello legato alle
LDL (lipoproteine a bassa densità) è conosciuto come
colesterolo cattivo.
Il colesterolo cattivo è così chiamato per via del suo
forte potere aterogeno: se presente in eccesso tende
infatti a depositarsi sulle pareti interne delle arterie
formando a lungo andare delle placche che ostacolano
in maniera più o meno importante il flusso sanguigno.
L’effetto negativo del colesterolo LDL è controbilanciato da quello buono o HDL, vero e proprio spazzino che ripulisce le arterie impedendo che si formino
depositi. La distinzione fra questi due diversi tipi di
colesterolo è fondamentale dato che rappresenterà il
filo conduttore della nostra dieta. Non si tratterà quindi
di ridurre semplicemente il colesterolo totale ma di
migliorare il rapporto tra colesterolo buono HDL e colesterolo cattivo HDL
La dieta, e più in generale lo stile di vita, sono in grado
di incidere positivamente o negativamente sui livelli di
colesterolo nel sangue. Proprio dal connubio di questi
due fattori nasce un’arma estremamente efficace che
ognuno di noi può utilizzare per difendersi dall’ipercolesterolemia.
La dieta quotidiana dovrebbe essere ben equilibrata.
È importante evitare gli eccessi calorici (il sovrappeso
costituisce un fattore di rischio per il cuore) e variare gli alimenti: l’ideale sarebbe non ingerire lo stesso
cibo più spesso di una volta ogni tre giorni. Inoltre,
ogni giorno occorre assumere fibre vegetali attraverso
cereali integrali, verdura e frutta fresca. Come quota
proteica, pesce, carni bianche e legumi sono la scelta migliore.
LA DIETA SI
gli 11 alimenti salva cuore
Tra le verdure preferire soprattutto peperoni, cavoli, broccoli, spinaci.
Arance, fragole, kiwi, mango, mandarini e meloni sono ottimi alleati per la tua dieta salva cuore.
Meglio mangiare la frutta con buccia e ben lavata.
La cipolla e l’aglio in particolare, se consumati regolarmente, riducono del 20% il rischio di infarto.
Lo yogurt, specialmente quello arricchito con steroli vegetali, è un buon alleato nell H