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PSICOLOGA
Essere una madre single e
crescere da sola un figlio:
una scelta e/o condizione difficile
da affrontare ma possibile.
Dottoressa
Giuliana Apreda
Psicologa
Una mamma che da sola decide di mettere al
mondo il suo bimbo e di crescerlo dovrà affrontare e combattere molte difficoltà, innanzitutto il senso do solitudine e anche senso
di inadeguatezza, una doppia responsabilità
e, spesso, difficoltà economiche. Sono sempre più numerose le mamme che crescono
un figlio da sole a seguito di un divorzio, di
una separazione, di una morte del compagno
o per la mancanza di un partner stabile. Il
peso di una responsabilità doppia crea
paura e sensi di colpa e spesso si associa
una difficoltà economica. Questi sono alcuni ostacoli con i quali ogni giorno una madre single si trova a fare i conti. Molte donne
hanno paura di non riuscire a ricostruirsi una
nuova vita e finiscono per sottovalutare le reali
possibilità di iniziare una nuova esistenza. Spesso
le madri single a causa dei molteplici impegni e
per l’eccessivo carico di responsabilità, tendono
ad isolarsi e la solitudine può portare al risentimento e anche alla rabbia. Per quelle donne che
si separano e si divorziano gli investimenti emotivi fatti nel matrimonio sembrano oggi sprecati
e la gelosia nei confronti dell’ex compagno, che
magari ha una vita serena, libero dalle responsabilità familiari, complica il quadro. Lo sconforto
e la depressione possono insorgere complicando
ulteriormente la situazione. É importante imparare a fronteggiare e non spaventarsi dinanzi
a questi stati d’animo. Occorre fare una scelta “vitale” e contrastare o cercare di contenere
l’insorgere di sentimenti che, hanno un effetto
controproducente sui bambini.
E’ opportuno investire le proprie energie nel presente senza rimuginare continuamente il passato.
Per vivere in modo più sereno, una strada c’è.
Una madre single, è comprensibile che attraversi
momenti di grande sconforto: la sua vita è più
complicata rispetto alla mamma che ha un compagno perché a lei viene richiesto un impegno
doppio e spesso si aggiunge la necessità di lavorare fuori casa. Ma si può imparare ad affrontare
le difficoltà con spirito costruttivo.
Per prima cosa, è bene cercare di non isolarsi
e di coinvolgere familiari, amici e altre persone
nell’organizzazione della giornata. La mamma
single non deve avere paura di confidare alle
persone care i propri stati d’animo o dubbi.
Parlando con persone amiche si potrà condividere
il peso delle scelte che deve fare ogni giorno. Riuscire a confrontarsi con qualcuno allevia il peso
delle responsabilità. Un altro rischio maggiore per
le mamme sole è quello di diventare iperprotettive: soprattutto se i bambini sono piccoli, si tende
a esagerare nelle cure e nelle attenzioni, fino ad
arrivare a permettere loro di dormire nel lettone, correndo il rischio di fargli credere di avere
diritto ad un rapporto esclusivo. Per crescere in
modo equilibrato, i bambini hanno bisogno
di limiti e di genitori consapevoli della loro
importanza. L’importante è stabilirne pochi, ma
ben chiari.