100% FITNESS MAGAZINE
FARMACISTA
Micosi cutanee
le regole della prevenzione
Dottor
Giuseppe De Simone
Laureato presso l’Università di
Napoli Federico II in Scienze e
Tecniche delle Piante Officinali.
Disponibile telefonicamente
Mercoledì dalle 13.00 alle
16.00 - Cell. 335.5302988
Le infezioni della pelle indotte da funghi
(micosi) non sono pericolose, ma sono
senza dubbio molto fastidiose e sgradevoli
e, una volta instauratesi, spesso risultano
difficili da trattare. Specie in quelle zone
in cui l’umidità tende a ristagnare, come
le pieghe cutanee, le ascelle, l’inquine, lo
spazio tra le dita dei piedi. Tigna, candidosi e pityriasi versicolor sono le più frequenti, e possono colpire chiunque, proliferando su tutte le parti che contengono
cheratina: quindi pelle, ma anche peli e
unghie. Gli agenti in causa sono soprattutto dermatofiti, candida e malassezia. I
dermatofiti sono causa di infezioni fungine tra le più comuni, come la tinea capitis,
ossia della testa, che colpisce in particolare i bambini, la tinea corporis, che non
fa distinzione tra adulti e bambini, né tra
uomini e donne, e la tinea pedis, più nota
con il nome di piede d’atleta, che si sviluppa sulla pelle del piede.
La loro diffusione è correlata ad ambientali sovraffollati, a condizioni igieniche
precarie e alla frequentazione di palestre,
piscine e altri luoghi dove si pratica sport
strettamente a contatto con gli altri. E,
soprattutto d’estate e quando si pratica
sport, attenzione anche alla candida che
predilige tutte le aree del corpo dove la
pelle rimane spesso umida, come le pieghe delle ascelle, dell’inguine e delle
mammelle. In tali zone il fungo, che fa
parte della normale microflora cutanea,
diventa più aggressivo, provocando la
cosiddetta intertrigine da candida (o
candidosi delle pieghe cutanee). Alla
malassezia è invece imputabile la pitiriasi versicolor, conosciuta anche come
“fungo di mare” perché le macchie si rendono maggiormente evidenti sulla pelle
abbronzata. Anche in questo caso non
sono, però, il sole e il mare i responsabili
della moltiplicazione del fungo, bensì il
sudore abbondante e gli ambienti caldi e
umidi. Come mettersi quindi al riparo da
questi sgradevoli ospiti? Ci sono alcune
situazioni che favoriscono lo sviluppo di
questi microrganismi e devono pertanto
essere evitate se vogliamo contrastarne la
proliferazione. Primo tra tutti l’ambiente
caldo e umido. Soprattutto nei mesi estivi,
quindi, è sempre bene indossare vestiti
leggeri, biancheria in fibre naturali e scarpe che lascino respirare la pelle ed evitino
il più possibile l’ipersudorazione. L’uso di
tessuti elasticizzati andrebbe limitato ai
costumi per il nuoto, da cambiare subito
una volta usciti dall’acqua.
Dopo il bagno, in mare o in piscina,
asciugare bene la pelle, soprattutto in
quelle aree in cui l’acqua tende a ristagnare come le pieghe cutanee, le ascelle,
l’inguine, con un asciugamano morbido.
In palestra, attenzione ai tappetini di
gomma o alle panche degli spogliatoi: nei
loro interstizi si possono annidare i funghi e il contagio; soprattutto se il clima è
caldo e umido, è molto facile. In piscina
non girare a piedi nudi e, soprattutto, non
sedersi sulle piastrelle, tantomeno quelle
del bordo della vasca. È più salutare usare
sdraio o lettini, ma soltanto stendendo