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Occorre poi ricordare che l’ ideale sarebbe far vivere il cane in famiglia a stretto
contatto con le persone, condividendo
così il nostro stesso sistema sociale; purtroppo spesso si pensa che è meglio che il
cane viva in giardino o in cortile, libero si,
ma senza la possibilità di socializzare col
mondo esterno e quindi con altre persone e con altri animali.
Esempio: è importante non sottovalutare
l’esercizio fisico fatto magari col padrone.
Un cane che va a passeggiare con una
certa regolarità ed è abituato ad imparare cose nuove e a fare esercizi divertenti
è meno probabile che manifesti stress e
reazioni imprevedibili. Infatti, il cane in
questo modo ha la possibilità di incanalare le sue energie in comportamenti estremamente positivi come il gioco e non
in comportamenti inopportuni come l’
aggressione.
Un altro strumento significativo è seguire
la regola della gestione delle risorse: il
cane deve sempre ottenere il permesso
per avere qualcosa come il cibo, i giocattoli, le carezze e l’attenzione del proprietario, tutte risorse che sono fondamentali
per lui sia per l’ appagamento dei suoi
fabbisogni sia per il mantenimento del
suo status sociale.
In altre parole, prima di dare al nostro
cane ciò che desidera, chiediamogli anche noi qualcosa, ad esempio un seduto!
e solo quando l’ animale risponderà correttamente al nostro comando, otterrà il
premio, ovvero la risorsa desiderata.
Questa regola diminuirà l’ eventualità di
aggressioni se qualcuno si avvicina alla
ciotola o al luogo dove riposa.
Infine, educare premiando I comportamenti adeguati e ignorando quelli
sgraditi e indesiderati in maniera costante, evitando le punizioni, rende i
cani fiduciosi nei riguardi del proprietario
e delle persone in generale.
Il tentativo messo in atto dai proprietari di
correggere il comportamento aggressivo
del loro cane attraverso le p [