lifestyle
l’angolo degli animali
L’EDUCAZIONE DEL CUCCIOLO
(terza parte)
Come si fa ad insegnare al cucciolo
a rispondere a semplici comandi?
I
l principio della ricompensa è sempre valido quando si cerca di insegnare al cucciolo a rispondere correttamente a determinati comandi,
per fare questo bisogna tener presente
che bisogna utilizzare comandi semplici
ed usarli regolarmente . Infatti il cane non
sa che esistono i sinonimi, quindi è inutile cambiare parola in continuazione sperando che il cane finalmente capisca cosa
vogliamo che faccia! E’altrettanto inutile
ripetere la stessa parola con toni differenti, oppure alzare la voce. L’animale non
comprende il significato della parola in sé
ma percepisce il tono e il contesto in cui
quel segnale viene emesso.
E’ bene far precedere al comando il
nome del cane così da richiamare la sua
attenzione. E’importantissimo che tutti i
membri della famiglia utilizzino gli stessi
segnali comunicativi e che imparino a riprendere con coerenza il comportamento
dell’animale.
Per stimolare l’attività del cane ricorrete
a suoni brevi e ripetuti come battimani,
schiocchi delle labbra e parole brevi. Servitevene quando volete che il vostro cane
venga da voi o acceleri la corsa. Usate un
suono lungo e continuo, senza variazioni
per calmare o rallentare il vostro cane,
mentre utilizzate un suono esplosivo,
breve e fortemente modulato per ottenere l’arresto di un cane in rapido movimento, es. dite ”NO!” quando avete bisogno
che smetta subito di fare quello che sta
facendo.
Ricordate inoltre che il cucciolo non è
in grado di mantenere la concentrazione
troppo a lungo, quindi effettuate piccole
sedute di educazione 3- 4 volte al giorno
ma solo per pochi minuti, premiando
60
| 100% Fitness Magazine
sempre i comportamenti corretti, con
molta pazienza, ma soprattutto ricordando che per il cane deve essere un gioco.
Non dimentichiamo infine che i cani
sono abilissimi nell’usare e osservare il
linguaggio del corpo dei loro simili ma
anche il nostro. Insegniamo al nostro cane
non solo con la voce ma anche con l’atteggiamento del nostro corpo, l’espressione
del viso. e inconsapevolmente possiamo
trasmettere segnali incoerenti rendendo
difficile o inefficace la comunicazione.
Come fare ad insegnargli a non mendicare sotto il tavolo?
Anche in questo caso, ricordiamo che è
fondamentale la coerenza e cedere anche
una sola volta a quegli occhietti imploranti significa rischiare di avere perennemente il nostro amico con la bocca spalancata
sotto il tavolo e l’espressione di chi non
tocca cibo da mesi, che uggiola, abbaia,
ci chiama con la zampa o peggio si serve da solo non appena ci distraiamo un
attimo. Al massimo se proprio non resistiamo, possiamo mettergli qualche bocconcino nella ciotola, quando sta buono
e tranquillo, oppure possiamo chiedere al
nostro amico di eseguire un semplice comando prima di allungargli il bocconcino
così da premiare il comportamento corretto anziché l’elemosinare il cibo.
Ma come possiamo prevenire l’ aggressività e far sì che il nostro cucciolo non diventi da grande aggressivo nei confronti
di altri cani o delle persone?
Condizione fondamentale affinchè un
cane non manifesti comportamenti aggressivi, è la corretta socializzazione che
deve avvenire nei primi mesi di vita. L’
animale socializzato sarà abituato a tipologie di persone diverse, ad altri cani e
ad altri animali domestici e difficilmente
sarà aggressivo nei loro confronti.