100% Fitness Mag - Anno V Gennaio 2011 | Page 60

lifestyle l’angolo degli animali L’EDUCAZIONE DEL CUCCIOLO (terza parte) Come si fa ad insegnare al cucciolo a rispondere a semplici comandi? I l principio della ricompensa è sempre valido quando si cerca di insegnare al cucciolo a rispondere correttamente a determinati comandi, per fare questo bisogna tener presente che bisogna utilizzare comandi semplici ed usarli regolarmente . Infatti il cane non sa che esistono i sinonimi, quindi è inutile cambiare parola in continuazione sperando che il cane finalmente capisca cosa vogliamo che faccia! E’altrettanto inutile ripetere la stessa parola con toni differenti, oppure alzare la voce. L’animale non comprende il significato della parola in sé ma percepisce il tono e il contesto in cui quel segnale viene emesso. E’ bene far precedere al comando il nome del cane così da richiamare la sua attenzione. E’importantissimo che tutti i membri della famiglia utilizzino gli stessi segnali comunicativi e che imparino a riprendere con coerenza il comportamento dell’animale. Per stimolare l’attività del cane ricorrete a suoni brevi e ripetuti come battimani, schiocchi delle labbra e parole brevi. Servitevene quando volete che il vostro cane venga da voi o acceleri la corsa. Usate un suono lungo e continuo, senza variazioni per calmare o rallentare il vostro cane, mentre utilizzate un suono esplosivo, breve e fortemente modulato per ottenere l’arresto di un cane in rapido movimento, es. dite ”NO!” quando avete bisogno che smetta subito di fare quello che sta facendo. Ricordate inoltre che il cucciolo non è in grado di mantenere la concentrazione troppo a lungo, quindi effettuate piccole sedute di educazione 3- 4 volte al giorno ma solo per pochi minuti, premiando 60 | 100% Fitness Magazine sempre i comportamenti corretti, con molta pazienza, ma soprattutto ricordando che per il cane deve essere un gioco. Non dimentichiamo infine che i cani sono abilissimi nell’usare e osservare il linguaggio del corpo dei loro simili ma anche il nostro. Insegniamo al nostro cane non solo con la voce ma anche con l’atteggiamento del nostro corpo, l’espressione del viso. e inconsapevolmente possiamo trasmettere segnali incoerenti rendendo difficile o inefficace la comunicazione. Come fare ad insegnargli a non mendicare sotto il tavolo? Anche in questo caso, ricordiamo che è fondamentale la coerenza e cedere anche una sola volta a quegli occhietti imploranti significa rischiare di avere perennemente il nostro amico con la bocca spalancata sotto il tavolo e l’espressione di chi non tocca cibo da mesi, che uggiola, abbaia, ci chiama con la zampa o peggio si serve da solo non appena ci distraiamo un attimo. Al massimo se proprio non resistiamo, possiamo mettergli qualche bocconcino nella ciotola, quando sta buono e tranquillo, oppure possiamo chiedere al nostro amico di eseguire un semplice comando prima di allungargli il bocconcino così da premiare il comportamento corretto anziché l’elemosinare il cibo. Ma come possiamo prevenire l’ aggressività e far sì che il nostro cucciolo non diventi da grande aggressivo nei confronti di altri cani o delle persone? Condizione fondamentale affinchè un cane non manifesti comportamenti aggressivi, è la corretta socializzazione che deve avvenire nei primi mesi di vita. L’ animale socializzato sarà abituato a tipologie di persone diverse, ad altri cani e ad altri animali domestici e difficilmente sarà aggressivo nei loro confronti.