100% Fitness Mag - Anno V Febbraio/Marzo 2011 | Page 52
alimentazione
AN
L'ANRCHÉ AS FA BENE
O PE
ECC
A
nticellulite, amico del cuore e delle gambe, rallenta
l’invecchiamento. E sì, aiuta
anche a digerire Tra i tanti
frutti tropicali che sono ormai frequenti
sulle nostre tavole (il kiwi e la papaya,
ma anche il mango), l’ananas è forse
quello che è diventato più familiare di
tutti. Ci sembra quasi di conoscerlo da
sempre, per quanto siamo abituati a vederlo, gustarlo e utilizzarlo in cucina.
I nutrizionisti ne fanno un punto di riferimento anche nelle diete più rigorose.
Le sue mille proprietà salutari e benefiche dal punto di vista alimentare lo rendono un alimento da inserire in uno stile
di vita “virtuoso”.
Può aiutare a digerire
Il primo punto a favore dell’ananas si
chiama bromelina. E’ un’enzima fondamentale per metabolizzare le proteine:
ciò significa, ad esempio, che al termine
di un pasto molto abbondante a base
di carne, una fetta di questo frutto può
contribuire ad accelerare la digestione.
Attenzione, però: di qui a dire che l’ananas “faccia digerire” - tipica leggenda
metropolitana della tavola - ce ne passa.
Il segreto di una corretta assimilazione
dei cibi sta piuttosto nel non esagerare
con le quantità e con condimenti.
Amico delle gambe, nemico della cellulite
L’ananas ha poche calorie (solo 40 in
100 g) e molto potassio (perfetto per
contrastare la ritenzione idrica): è perfetto quindi per combattere al meglio gli
inestetismi come la cellulite e la pelle “a
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buccia d’arancia”.
Non solo: essendo costituito per l’86%
di acqua, è un ottimo diuretico; un’azione che, combinata con quella degli enzimi dagli effetti anticongestionanti,
risulta ideale contro la sensazione di
pesantezza delle gambe.
Rallenta l'invecchiamento
Tante vitamine A e C, sali minerali (tra
cui calcio, fosforo e ferro) e altre sostanze benefiche lo rendono un validissimo
antietà: l’ananas contrasta la formazione
di sostanze cancerogene nell’organismo
e l’invecchiamento delle cellule.
Infine, come tanti altri cibi, è amico del
cuore: oltre a contribuire a rendere più
fluido il sangue, riducendo così il rischio
di trombosi.