100% Fitness Mag - Anno V Agosto 2011 | Page 48

100% FITNESS MAGAZINE Se vogliamo evitare che queste situazioni ci provochino rabbia, frustrazione, ansia e stress, come troppo di consueto accade, sta esclusivamente a noi saper adottare la strategia più efficace. Per affrontare e gestire al meglio il cambiamento, gli imprevisti e tutto ciò che è al di fuori del nostro controllo, dobbiamo imparare a gestire meglio le nostre emozioni, controllando quelle negative e lasciando andare quelle positive. Cosa significa in concreto? Ecco un altro esempio per chiarire ancora meglio il concetto. Immaginiamo che noi siamo riusciti finalmente a ritagliarci del tempo per fare ginnastica (magari al Central) al mattino. Riusciamo a farla con costanza e questo ci dona vitalità e benessere. Un bel giorno tuttavia il rubinetto del bagno si rompe e noi dobbiamo trascorrere l’intera mattinata a ripulire il disastro e ad aggiustare il rubinetto. Niente attività fisica, ovviamente, e una buona dose di stress a rovinarci la giornata. Ci sentiamo arrabbiati e frustrati perché abbiamo dovuto darci da fare per risolvere il problema e non abbiamo potuto seguire la nostra routine quotidiana. Se vediamo bene, tutti noi abbiamo inconvenienti di questo tipo, piccoli o grandi, non è vero? Situazioni e problemi che impediscono alle cose di andare come vorremmo; persone ed eventi che alterano una realtà che noi stiamo costruendo a fatica e una vita che non procede propriamente nella direzione verso cui desideriamo che vada. Le conseguenze sono stress, ansia, frustrazione, delusione. Deve necessariamente andare così? No!!! Nel caso specifico degli esempi precedentemente fatti della mia spalla o del rubinetto, per risolvere la situazione, significa accettare l’imprevisto. Accettare che la spalla ha qualcosa che non va o nel secondo esempio, accettare che per quel giorno non possiamo dedicarci alla ginnastica. E meglio ancora, bisognerebbe avere la forza e le qualità di considerare l’imprevisto come un’opportunità per impegnarci in qualcosa di diverso. Nel primo esempio, apprezzare magari un po’ più il riposo, avere più tempo per leggere un libro, dedicarsi maggiormente alla famiglia, pianificare il lavoro o scrivere questo articolo solo due giorni prima dell’operazione alla spalla. Nel secondo caso, magari apprezzare ancora di più le future occasioni per fare un po’ di sport e imparare (forse) ad aggiustare un rubinetto. Allora cosa vuol dire questo? Significa non pensare che la strada giusta sia soltanto quella che avevamo immaginato. Significa accettare il cambiamento e l’imprevisto come parte naturale dell’esistenza, senza ritrovarci stressati e frustrati. Significa prendere dalla vita ciò che ci offre, piuttosto che cercare in modo esasperato di modellarla come vorremmo che fosse. Poi quando riusciamo a far sì che le cose siano esattamente come avevamo voluto, in genere il desiderio successivo è quello di mantenerle così come sono. Ma invece la realtà è un’altra: quelle cose, situazioni, eventi o realtà materiali che siano, cambieranno inevitabilmente. E’ un aspetto intrinseco della nostra esistenza. Nulla rimane immutabile, prima o poi cambierà. La risposta migliore a tutto ciò è accettare, anzi abbracciare pienamente il cambiamento e considerarlo per quello che é: una costante nella nostra vita. Il mondo intorno a noi muta incessantemente e noi siamo parte di questo cambiamento. Cosa significa davvero vivere una vita perfetta? Significa forse rendere la nostra realtà e il mondo intorno a noi esattamente conformi all’ideale che ci siamo creati? Probabilmente quell’ideale non lo raggiungeremo mai, proprio perché non tutto è sotto il nostro controllo. Perché allora non provare a considerare il mondo già perfetto così come è, cercando di focalizzare i nostri sforzi sugli aspetti che possiamo realmente cambiare? La realtà, a volte è dolorosa, caotica, faticosa, in continuo mutamento... ma meravigliosamente perfetta. Il mondo è già bellissimo così come è. Ogni cosa intorno a noi è meravigliosa, se i nostri occhi sono pronti ad ammirarla. 48