100% FITNESS MAGAZINE
Salvatore Spinelli
Poeta
L’ubriacone e la donna
Un uomo che di bere aveva il vizio
la sua vita condusse a precipizio,
salute, allegria, tutto distrutto,
in pochissimo tempo perse tutto.
A completare il quadro, la consorte
si presentò in una foggia di morte
e il beone in quel tetro altalenare
cominciò veramente a tremare.
Un giorno, pieno di succo di Bacco,
si ritirò traballante e fiacco,
non si reggeva, sembrava tutto rotto,
era proprio completamente cotto.
“Ahimé! -gridava- sono morto davvero
e tu, parla, dimmi che non è vero
anzi, chi sei ora mi devi dire
perchè qui non riesco a capire”.
La moglie che persa aveva ogni speranza
lo prese e lo chiuse in una stanza,
pieno di vino in corpo lo lasciò
e lui pofondamente s’addormentò.
La donna davanti a lui si pose
e con molta calma gli rispose:
“Io sono la cuciniera dell’inferno
e porto cibo a chi è nel fuoco eterno”.
Quando si svegliò, ancora malridotto,
fioche luci vide intorno al letto,
strane fiaccole lo contornavano
che tutt’intorno gli svolazzavano.
Imperterrito l’uomo non si scompose
e a quella presenza, freddo, chiese:
“Visto che ci porti da mangiare
non è che ci porti anche da bere?”
Sul letto, poi, un funebre lenzuolo
si aggiunse al luminoso stuolo,
nei pressi suoi, di morte, strani attrezzi
che il cuore gli ridussero in pezzi.
Anche se l’uomo, severo si punisce
l’indole sua giammai non smentisce.
62