100% Fitness Mag - Anno IV Ottobre 2010 | Page 58

Ciò che temiamo che possa accadere determina le nostre scelte, limitando le nostre possibilità ed aspirazioni. Quindi può capitare di vivere queste emozioni depotenzianti, ma se lasciamo troppo spazio a questo tipo di sensazioni diventano la norma e le accettiamo come un’abitudine. Iniziamo così a pensare che sia giusto così, che la vita sia così, e perdiamo la consapevolezza che quegli stati d’animo sono invece il risultato di qualcosa che facciamo e di cui possiamo prendere il controllo e non far diventare normale e quindi abituale preoccuparsi oppure farsi governare dai sensi di colpa. Tutto questo non è normale e dobbiamo riconquistare ciò che già possedevamo da bambini: La capacità di godere di ciò che stiamo facendo! Ma te lo vedi un bambino che, mentre sta giocando con i suoi amichetti, non riesce a godersi il divertimento perché si chiede in continuazione se la mamma starà preparando la cena, se l’indomani in tv daranno ancora i cartoni animati oppure avranno deciso di cambiare i palinsesti, o se papà avrà i soldi per fare benzina e portarlo a scuola? 58 | 100% Fitness Magazine Da adulti è certamente giusto e responsabile preoccuparsi di avere la benzina per portare a scuola i nostri figli, ma poi mentre lo si sta facendo, è altrettanto giusto godersi al 100% quel momento con i propri bambini, invece di pensare a ciò che ci aspetta in ufficio o preoccuparsi di quello che dovrà succedere durante la giornata. Dobbiamo tornare a noi stessi e ripescare dentro di noi quelle capacità e quei modi di essere che ci erano così naturali prima che subissimo tutti i condizionamenti a cui siamo stati sottoposti. Chi ha bambini piccoli, ha il vantaggio di avere l’insegnante in casa! Qualche anno fa mia madre telefonò a casa per salutare mia figlia e quando le chiese: “Che cosa stai facendo?”, domanda banalissima che di solito usiamo giusto per parlare del più e del meno con qualcuno, lei le rispose candidamente: “Sto parlando a telefono con te, nonna”! E quando mia madre cercò di spiegarsi meglio, dicendole: “Ma no tesoro, volevo sapere a cosa stai giocando” lei le ribadì: “Non sto giocando, sto parlando a telefono con te! Prima giocavo, adesso invece parlo con te!” Una meravigliosa lezione dei nostri bambini nel farci vivere nel presente senza i condizionamenti esterni e futuri. (Rif. Testo di R.R.)