100% Fitness Mag - Anno IV Ottobre 2010 | Page 22

L’angolo degli esperti Dottoressa Monica Ioviero PODOLOGA L’ IMPORTANZA DELLA PREVENZIONE D urante la visita podologica è di buon uso informare il paziente riguardo le norme igieniche e di profilassi; tutto questo si ritiene utile per far sì che la prevenzione da alterazioni della cute e degli annessi dell’arto inferiore, possa ritenersi la migliore possibile. Infatti, bisogna sempre ricordare che la miglior cura è la prevenzione ed è pertanto essenziale ispezionare i piedi al fine di verificare che non vi sia presenza di ipercheratosi, di fissurazioni, vesciche, stati infiammatori, ragadi, ulcere e di controllare sem- 22 | 100% Fitness Magazine pre che tra le dita non vi sia una eccessiva umidità oppure secchezza ai talloni. Importante nella prevenzione è sicuramente l’ igiene, o anche la buona pratica di lavare almeno una volta al giorno i piedi con acqua tiepida (mai calda, utilizzando saponi specifici non aggressivi e non per lungo tempo!) e procedere ad una accurata asciugatura dei piedi con un panno morbido (che non lasci residui tra le dita), per evitare macerazioni interdigitali della cute che possono essere causa di infezioni micotiche; “almeno una volta” dicevo, perché, in caso di sudorazione eccessiva, il lavaggio si potrà effettuare anche più di una volta al dì, magari con un successivo utilizzo di un prodotto normo - traspirante specifico. Per quanto riguarda l’impiego di sorgenti di calore, attenzione ad usare quelle che potrebbero provocare ustioni in pazienti diabetici neuropatici e geriatrici (phon ed acqua calda, ad esempio!) L’eccessivo calore è inoltre sempre sconsigliato in presenza di eritemi, di malattie venose e linfatiche ed ancor più se si è verificata già una tromboflebite. Bisogna prestare particolare attenzione alle ipercheratosi plantari, digitali o interdigitali, perché su un piede ogni ipercheratosi può essere il campanello d’allarme di un deficit posturale o di una patologia a carico dell’arto inferiore. È ovvio che una delle cose più importanti è che non vengano usati sulle ipercheratosi cerotti, callifughi, lamette da barba o bisturi, ma che vengano invece utilizzate delle specifiche emulsioni delicate per mantenere il trofismo della pelle, la sua elasticità ed idratazione e che ci si rechi periodicamente dal podologo che è in grado di proporre il migliore trattamento da seguire affinchè si possa risolvere il più possibile il problema. Il podologo sconsiglierà, ad esempio, l’utilizzo di creme non specifiche applicate al piede e tra le dita, perché queste potrebbero creare un’eccessiva umidità interdigitale con sovrapposizione di infezione micotica, o anche l’utilizzo di soluzioni alcoliche, che potrebbero ulteriormente seccare la pelle invece che idratarla; lo specialista consiglierà invece, in presenza di cute secca, l’utilizzo di creme idratanti o di estratti naturali che siano in grado di migliorare il trofismo, l’elasticità e la risposta della pelle ai traumi e agli agenti esterni.