100% Fitness Mag - Anno IV Ottobre 2010 | Page 8

► ► ► ► ► SCOPERTE SCIENZA ALIMENTAZIONE SALUTE CURIOSITA’ CHI MANGIA IN FRETTA INGRASSA PRIMA Il cervello non ha il tempo di elaborare il messaggio di sazietà che arriva da stomaco e intestino. Così mangiamo di più A tavola la parola d’ordine dev’essere una sola: calma. Mangiare senza fretta, masticando con cura, è il segreto per evitare di ingrassare. Il motivo? Semplice: chi divora il pasto (per abitudine o magari solo perché è in ansia da pausa pranzo al lavoro…) non ha il tempo di avvertire il senso di sazietà. Uno studio condotto da Alexander Kokkinos dell’ospedale Laiko ad Atene (Grecia) mostra che gli ormoni che devono spegnere l’appetito dopo ogni pasto non sono prodotti in quantità sufficiente a indurre sazietà quando ingoiamo cibo troppo velocemente. Questi ormoni “avvertono” il cervello che siamo satolli e dobbiamo smettere di mangiare. Gli esperti hanno voluto vedere se la velocità del mangiare influenza il rilascio e l’attività di questi ormoni della sazietà. È emerso che quando si mangia molto velocemente i livelli di ormoni intestinali restano bassi e quindi probabilmente non ce la fanno a far passare il segnale di sazietà. Per cui, apparentemente ancora affamati, si continua a mangiare, per rendersi conto solo dopo di aver mangiato troppo. LO SCIROPPO DI ACERO PROTEGGE DA CANCRO, DIABETE E BATTERI 8 | 100% Fitness Magazine N ews ASMA ALLERGICA? PROVA CON IL RIBES NERO Il succo contiene antiossidanti naturali capaci di stimolare il sistema immunitario e favorire le difese dell’organismo contro le allergie Contro l’asma da allergie, il succo di ribes nero è un ottimo rimedio naturale. Migliora i sintomi e aiuta l’organismo a reagire. Sono le conclusioni di uno studio pubblicato sulla rivista “Molecular Nutrition and Food Research” dai ricercatori dell’istituto neozelandese Plant & Food Research guidati da Roger Hurst, secondo cui le sostanze chimiche contenute nel ribes nero, e in particolare in una varietà coltivata in Nuova Zelanda, aiuterebbero a ridurre l’infiammazione polmonare dovuta all’asma allergica. Lo studio ha messo in evidenza in particolare che a essere responsabile del meccanismo di difesa dell