SALUTE & BENESSERE
L’angolo degli esperti
ODONTOIATRA
Dottor
Vittorio Milanese
IL PIERCING
ALLA LINGUA:
RISCHI E CONSIGLI
C
ol termine Piercing
(to pierce=bucare)
s’indica la perforazione della pelle
e dei tessuti per
permettere l’inserimento di piccoli oggetti. Il piercing
inserito in varie parti del corpo è ormai
una moda. In particolar modo fra i giovani è diventata una forma di espressione, la rappresentazione di un modo
di essere, di uno stile di vita e le ragazze
sembrano siano più interessate a questa moda rispetto ai coetanei maschi.
Ma attenzione! Ecco cosa è necessario
sapere prima di eseguirlo. Innanzitutto i
rischi legati al suo inserimento:
Sanguinamento: quando viene inserito
un piercing sulla lingua, può verificarsi
la rottura di alcuni vasi sanguigni che
possono causare una notevole perdita di
sangue: se il sanguinamento non si arresta, è necessario andare quanto prima in
una struttura ospedaliera, dove sapranno
intervenire in modo adeguato.
Gonfiori e aspetti neurologici: il gonfiore è una delle conseguenze più comuni, per quanto riguarda i piercing nella
zona orale, in particolar modo sulla lingua. Inoltre si potrebbe verificare anche
una riduzione della sensibilità localizzata nella maggior parte dei casi alla punta
della lingua.
Infezioni: Il nostro cavo orale è colonizzato da moltissimi batteri. Un oggetto
metallico che viene inserito perforando
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i tessuti orali può contaminare la ferita.
Anche il manipolare lo stesso oggetto,
una volta che è stato inserito, aumenta la possibilità di contrarre infezioni.
Un rischio importantissimo è la probabilità di contrarre gravi infezioni come
epatite C e AIDS se questi piccoli interventi vengano eseguiti da personale non
professionista che usi strumenti non
sterilizzati.
Endocarditi: I batteri che si trovano
all’interno della bocca, attraverso la ferita entrano nel sistema circolatorio e
raggiungono il cuore. Qualora stessimo
parlando di un cuore con qualche anomalia (per esempio insufficienza valvolare) i rischi per la salute sarebbero elevatissimi.
Altri rischi sono legati al piercing stesso:
Danni sui denti: la pallina del piercing
o il piccolo anello inserito, muovendosi
durante la masticazione, può causare
fratture a livello degli elementi dentali.
Diastema interincisivo: lo “spingere”
l’oggetto metallico contro i denti anteriori può determinare col trascorrere degli anni uno spazio (diastema) tra i due
incisivi centrali, allontanandoli tra loro.
Danni alle gengive: se l’oggetto è posizionato in modo da restare costantemente a contatto con la gengiva può
essere causa di problemi da traumatismo
continuo.
Interferenze con le funzioni dell’apparato masticatorio: quando un piercing innestato in zona orale, stimola una
produzione particolare di saliva, oppure
non consente una corretta pronuncia
nel parlare, e anche quando perfino la
masticazione o la deglutizione sono rese
difficili.
Reazioni allergiche: spesso sono usate
leghe che scatenano reazioni violente,
apparentemente simili a dermatiti da
contatto. Per evitare questo tipo di avversità è vivamente consigliato l’utilizzo
di oggetti in oro o in titanio, che sono
materiali anallergici.
Con un po’ di buon senso, il piercing andrebbe sempre fatto in zone non troppo
delicate (sono da evitare parti intime,
capezzoli, lingua) o soggette a irritazioni e/o complicazioni col semplice movimento dello stesso piercing (es: narice,
dove la pulizia del naso viene ostacolata,
o l’anello sul labbro, ingombrante e scomodo).
Se proprio si è deciso di farlo o di tenerselo si consiglia di prestare molta
attenzione a qualsiasi cambiamento
dell’aspetto della lesione, che deve essere pulita e non arrossata, non dolente e
non sanguinante.