100% Fitness Mag - Anno IV Novembre/Dicembre 2010 | Page 62

SALUTE & BENESSERE QUESTIONI DI FORFORA La desuamazione del cuoio capelluto e’ un fenomeno normale. Ma puo’ degenerare in alcune forme, co cause diverse, che provocano disagio fisico e psicologico. Il mondo delle piante offre pero’ numerose soluzioni. RIMEDI SPECIALI PER OGNI TIPOLOGIA Le cellule superficiali della nostra epidermide, seguendo il loro naturale processo di ricambio, si desquamano quotidianamente in piccolissimi raggruppamenti quasi invisibili a occhio nudo: è questa la cosiddetta forfora normale. Ma quando la desquamazione fisiologica si modifica, a questi piccolissimi raggruppamenti si sostituiscono squame che raggiungono anche dimensioni notevoli. Si parla allora di “processo desquamativo furfuraceo”, un termine tecnico per esprimere, in pratica, un problema imbarazzante per chi ne soffre. CHE COSA VERIFICARE A questo punto, il primo passo da fare e accertare che esso non rappresenti la con- 62 | 100% Fitness Magazine seguenza di altri processi patologici veri e propri, come psoriasi, dermatite seborroica, leggera alterazione del metabolismo, pitiriasi, infezione da miceti, intolleranza a qualche alimento. Numerose sono, poi, le cause esterne, tra le quali smog e inquinamento, o quelle legate a stati emotivi, ansiosi, a periodi di maggiore stress psicofisico, in grado di determinare o acuire la desquamazione del cuoio capelluto, dando l’idea, solo apparentemente, della forfora. Questo tipo di problema può insorgere normalmente fra i 10 e i 25 anni e migliora spontaneamente verso i 45-55, ma può persistere anche fino alla vecchiaia. Il corretto processo di ricambio del cuoio capelluto è legato ai fenomeni della desquamazione cutanea, importanti per la plasticità della cute. Per questo motivo si consiglia di non alterare lo strato lipidico normale cutaneo con trattamenti aggressivi, coloranti per capelli, shampoo o prodotti cosmetici d azione particolarmente detergente, perché si produce un effetto peggiorativo con iperproduzione di sebo e aumento del prurito. DUE TIPI DIVERSI Per individuare il tipo di trattamento ideale è bene quindi capire quali possono essere le cause della forfora. Esistono due grandi gruppi: forfora secca o pitiriasi steatosica. La forfora secca è più frequente nei mesi invernali, nel sesso maschile e, tranne che per la presenza di prurito, non si accompagna ad altra sintomatologia. Il cuoio capelluto dei soggetti colpiti è facilmente irritabile e determina spesso il trattamento, seguito da formazione di squamette furfuracee. La sua gravità può variare in seguito a stimoli ambientali o per motivazioni soggettive, come lo stress che influisce anche sui processi digestivi e la stessa secrezione sebacea cutanea, aggravando lo stato patologico. La forfora grassa è caratterizzata da squamette furfuracee che non cadono facilmente, ma rimangono sul cuoio capelluto o si rinvengono spesso tra i capell i, trattenute da un’eccessiva untuosità. Frequentemente la forfora grassa è indice di una dermatite seborroica vera e propria e causa parecchio prurito con possibile caduta dei capelli. Il rossore del cuoio capelluto è frequente e la condizione estetica è mal tollerata dai pazienti. Questo stato di sofferenza è a sua volta fonte di turbe emotive psicologiche e di stress, e può scatenare un peggioramento cronico dell’infiammazione. La presenza