100% Fitness Mag - Anno IV Novembre/Dicembre 2010 | Page 40

SALUTE & BENESSERE L’angolo degli esperti AUDIOPROTESISTA nella modalità del lavoro. Ha una notevole e fondamentale importanza porre la ”diagnosi” il più precocemente possibile’ al fine di consentire una precoce protesizzazione ed un’adeguata rimediazione logopedica. La diagnosi precoce può essere fatta seguendo diversi itinerari diagnostici: - “screening mirato di tutti i bambini a rischio di ipoacusia”. Tale screening consente di identificare il 50% circa dei bambini affetti da ipoacusia alla nascita. I principali fattori di rischio di ipoacusia sono: 1) familiarità positiva per ipoacusia; 2) consanguineità dei genitori; 3) infezioni materne o uso di sostanze ototossiche in gravidanza; 4) malformazioni del distretto cervico-facciale; 5) parto distocico; 6) iperbilirubinemia alla nascita; 7) basso peso alla nascita (meno di 1500g) o prematurità. - “accertamenti audiologici” appena i genitori segnalino un sospetto di ipoacusia. - “screening neonatale universale”. Da alcuni anni reso possibile grazie all’introduzione di strumenti di rilevazione delle emissioni otoacustiche di facile utilizzo, anche in ambiente non insonorizzato e da parte di personale non medico. L’esame consente di distinguere soggetti normali da soggetti presunti ipoacusici. Poiché le emissioni otoacustiche sono assenti in caso di ipoacusia superiore a 40 dB lo screening consente di differenziare soggetti normali o affetti da lieve ipoacusia da soggetti affetti da ipoacusia di entità media o grave. - “screening in età più avanzata”, intendiamo quando il bimbo ha alcuni mesi di vita. Tali test andrebbero eseguiti, ad esempio, al momento delle vaccina- 40 | 100% Fitness Magazine zioni obbligatorie, ma oggi, purtroppo, trovano scarsa applicazione. Lo screening neonatale universale si presenta oggi molto sensibile e specifico raggiungendo un’ elevata efficacia. Ha solo due limiti nel caso in cui l’ipoacusia insorga dopo la nascita o in caso di ipoacusia neonatale detta neuropatia uditiva. In tali casi gli screening vanno ampliati e ripetuti. Vi sono dunque, dopo questi primi screening preventivi, in caso di necessità di approfondimento, ulteriori accertamenti audiologici. Posta diagnosi di ipoacusia grave o profonda si approccerà ad idonea terapia, fondamentalmente di tipo audio protesico ovvero con qualsiasi ausilio in grado di migliorare le abilità di un soggetto audioleso. Nella terapia dell’ipoacusia neurosensoriale infantile si fa riferimento alle seguenti protesi: protesi acustiche convenzionali. impianti cocleari. a raggi infrarossi, sintetizzatori e trascrittori della parola, software di vario genere per i Pc. Riprenderò in maniera più approfondita nel prossimo articolo, ciò che i genitori devono sapere sui vari screening preventivi, su quelli più specifici per i bambini con sospetto di ipoacusia e sulla terapia audioprotesica. Per supportare i genitori ad effettuare una prevenzione mirata ai disturbi dell’udito, oltre ad essere disponibile telefonicamente per qualsiasi chiarimento, presso il mio studio potete ritirare gratuitamente ELF un manualequestionario, realizzato per parenti ed operatori specialisti, idoneo ad ottenere un’indicazione sulla funzionalità uditiva in bambini molto piccoli (dai 4 mesi ai 3 anni). Non trascurate la PREVENZIONE per i vostri piccoli, vi aspetto e vi auguro un Felice Natale ed un sereno 2011. Per saperne di più IPOACUSIA. si intende una riduzione, più o meno grave, dell’udito. IPOACUSIA NEUROSENSORIALE. il danno è localizzato a livello della coclea (ipoacusia neurosensoriale cocleare) o a livello, del nervo acustico (ipoacusia neurosensoriale retrococleare. ) TOSSICOSI. Stato morboso dovuto alla presenza nel sangue di sostanze tossiche provenienti dall’esterno (tossicosi esogena) o formatesi nell’organismo stesso (tossicosi endogena) per la presenza di focolai infettivi o alterazioni del ricambio. EMISSIONI OTOACUSTICHE. esame completamen te obiettivo, e attendibile che ci consente specialmente nei più piccoli di conoscere lo stato di salute della coclea e quindi l’eventuale presenza di una sordità legata ad un problema della stessa coclea. È ampiamente utilizzato nella diagnosi precoce di sordità infantile, in quanto utilizzabile a poche ore dalla nascita.