100% Fitness Mag - Anno IV Novembre/Dicembre 2010 | Page 30

L’angolo degli esperti Dottoressa Bianca Pane CONOSCI TE STESSO LA DEPRESSIONE Una crisi che viene per rimuoverci L e cause della depressione sono di solito un insieme di più fattori che convergono a produrre la crisi: esistenziale, affettivo-relazionali, biologici e genetici. Ognuno di noi può vivere una crisi depressiva nell’arco della vita, ma alcuni sono più predisposti di altri, sia per fattori genetici, sia relativi alla storia personale. In generale, ogni situazione che produce 30 | 100% Fitness Magazine un SENSO DI PERDITA (in ogni ambito) può innescare la crisi se giunge in un momento di fragilità emotiva: per esempio un lutto, il periodo dopo il parto, il pensionamento, la menopausa, il matrimonio di un figlio, una separazione, la perdita del lavoro, una malattia. Sono quattro i simboli-chiave legati alla depressione. • PERDITA Ogni depressione, almeno nelle fasi iniziali, esprime sempre la reazione alla perdita di qualcosa che era sentito come vitale e indispensabile. Il “lutto”, che noi riconosciamo solo come periodo di dolore per la morte di una persona cara, è anche il ripiegamento di chi sente di aver smarrito un pezzo della propria anima. Ciò può avvenire per situazioni anche molto diverse tra loro e talora assolutamente non visibili a chi sta intorno. In generale, la perdita riguarda uno o più di questi elementi: un importante legame affettivo, un contesto sentito come “casa”, un ruolo in cui si era fortemente identificati, il senso della vita che si sta conducendo, un’immagine valida di se stessi, la possibilità di esprimersi in modo autentico. La sensazione è quella di “perdere” l’aggancio con la realtà, il ponte con la vita: il disinteresse e l’apatia indicano che il cervello, al momento, non tro va più stimoli, e al contempo lo proteggono, impedendogliela, dall’esposizione inopportuna alle consuete azioni e agli incontri quotidiani. • CRISI Si interrompe cosi il continuum dello stile di vita precedente: niente potrà più essere esattamente come prima. Quello che costituiva un equilibrio (stabile e felice, oppure precario e sofferto) ora non c’è più. Ma se la morte di una persona cara (genitore, partner, figlio, amico) è un evento extra-ordinario per la profondità e la vastità delle sue valenze, e come tale richiederà un processo molto particolare di elaborazione e di “riparazione”, tutte le altre crisi, sia quelle originate da eventi esterni indipendenti dalla nostra volontà, sia quelle sorte dalla nostra interiorità, si presentano allo stesso tempo come PERDITA e come OPPORTUNITA’ anche se, nel momento della caduta dell’umore e delle forte sofferenza, si percepisce solo il primo aspetto. In cinese la parola crisi è composta da due ideogrammi: il primo, wei, significa problema, il secondo, ji ,significa proprio opportunità. La crisi non è dunque un evento totalmente negativo,bensì un momento di transizione che può essere anche un’occasione di crescita. LA CRISI SPAZZA VIA UN MODO DI ESSERE. Ci obbliga a fermarci. Ci lascia nel buio e nel vuoto del non senso. Ci impedisce di proseguire sulla strada che