100% Fitness Mag - Anno IV Novembre/Dicembre 2010 | Page 22

L’angolo degli esperti PEDIATRA Dottor Carlo Alfaro ANTIBIOTICI? NO GRAZIE L’ abuso di antibiotici rappresenta un grosso problema per la salute dell’individuo e della comunità:ef fetti collaterali, aumento dei costi della sanità, sviluppo di resistenza batteriche. E’ dovuto in gran parte alla disinformazione dell’opinione pubblica sulla corretta gestione delle malattie e ad ataviche ed ingiustificate fobie come quella della febbre, oltre che al progressivo deterioramento del rapporto di fiducia medico-paziente che vede sempre più spesso il medico ostaggio delle ansie del paziente. La febbre viene sempre vissuta dai pazienti come un evento negativo e allarmante, fonte di ansia e tensione. Ma non è giusto che sia così. La febbre è un meccanismo biologico molto antico, che si è affermato nel corso dell’evoluzione della specie umana, per garantire una energica difesa dell’organismo contro una situazione di stress, attraverso l’accelerazione del metabolismo. Anche se il meccanismo in sé ha un valore positivo, una febbre alta si associa a sintomi fastidiosi di malessere e sofferenza, o una troppo brusca elevazione della febbre può causare, nei bambini predisposti, convulsioni, ed è solo per questo che si cerca di abbassarla con antipiretici. Per i bambini ammalarsi spesso è normale e addirittura necessario: il loro sistema immunitario inesperto ancora non conosce molti virus e batteri, 22 | 100% Fitness Magazine e quando viene a contatto con essi deve imparare a difendersi, il che richiede il “passaggio” della malattia. Tuttavia, di fronte ad eventi normali, passeggeri e anche necessari affinché il sistema immunitario “si faccia le ossa” come febbre, raffreddore, tosse, mal di gola, vomito, dolori, spesso reagiamo con apprensione e, nell’ansia di risolvere subito il problema per timore di qualche complicazione, abusiamo di farmaci non necessari se non pure dannosi. Esiste oggi una cultura della salute “subito e ad ogni costo”, una totale insofferenza anche al più piccolo disagio, e un costante stato di allarmismo, per cui le persone sono disposte a sottoporsi anche a terapie massicce o er- rate pur di eliminare subito la sofferenza, atteggiamento questo che va corretto con l’informazione. Una ricerca danese pubblicata qualche anno fa sul Journal of Antimicobial Chemotherapy ha trovato che due terzi dei bambini nei primi due anni di vita riceve da uno a 5 cicli di antibiotico, e il 7% più di 6. Il 50% circa di queste prescrizioni è sbagliato, perché si tratta di forme virali. In Italia poi, grandi e piccini fanno un consumo esagerato di antibiotici. Secondo l’ultimo rapporto dell’Eurobarometro, l’Ufficio della Comunità Europea che rileva gli orientamenti della cittadinanza europea su temi di interesse comunitario, nel primo sondaggio paneuropeo sugli antibiotici, gli Italiani ne