100% Fitness Mag - Anno IV Novembre/Dicembre 2010 | Page 108

lifestyle di Gennaro Stiffa Commercialista L’angolo del commercialista CEDOLARE SECCA AL 20 % RIPARTE LA CORSA ALL’ORO D di nuovo corsa all’oro solo in questi primi nove mesi dell’anno l’oro si è rivalutato del 30 % . E’ stato bruciato ogni record oltre le previsioni degli addetti ai lavori. A 1.300 dollari l’oncia, l’ oro non si era mai visto, e più che di acquistarne nuovo, sarebbe il caso di venderne , a meno che di non dar retta ad alcuni analisti americani che hanno già previsto un nuovo balzo a 1.600 dollari entro i prossimi due anni . Qualcuno teme che la “bolla” scoppi, esattamente come è successo per il settore immobiliare. Ma in tanti registrano il fatto che le banche centrali non hanno alleggerito, nemmeno sui picchi della crisi le riserve aureee, mentre si fanno sempre più massicci gli acquisti aurei delle economie in crescita come Cina ed India . Non c’è investimento senza rischio, e anche un bene rifugio non è privo di variabili speculative. Ce lo insegna uno dei più grandi investitoti del mondo, George Soros, che nell’oro ha investito non più del 14 % del suo imponente patrimonio Secondo una stima di Confinvest, intermediario autorizzato dalla Banca D’Italia, ci sono qualcosa come dieci tonnellate di oro pari a diverse centinaia di milioni di euro, depositate nelle cassette di sicurezza dei nostri connazionali, solo considerando ciò che resta della rincorsa spettacolare degli anni ’70, anno in cui le banche italiane vendevano monete per lo più sterline al ritmo di 10-15 mila pezzi al giorno , gran parte di queste riserve sono eredità lasciate da nonni e genitori. Da una decina d’anni in Italia il possesso dei lingotti è sdoganato grazie a una legge varata nel au 2000 , la 7/2000, ai certificati aurei ai titoli strutturati, ai fondi orientati all’oro e insomma alla carta continuiamo a preferire il solito, lingotti,marenghi, sterline e gettoni d’oro. FAVORITI I PROPRIETARI PIU’ BENESTANTI al primo gennaio 2011 scatterà la cedolare secca sugli affitti, e sarà solo facoltativa. I proprietari degli immobili potranno infatti optare per il nuovo meccanismo di tassazione oppure scegliere di continuare con il sistema attuale, cioè l’inserimento dei redditi da locazione nella dichiarazione Irpef , con l’assoggettamento all’aliquota marginare Per i proprietari che affittano i propri immobili in pratica la nuova tassazione porterà generalmente dei risparmi. Ma non per tutti. Ecco qualche esempio Canone calmierato. Con un aliquota del 20% sia sui canoni “liberi” che quelli “calmierati”, si azzerano i benefici ora previsti per spingere i proprietari a sottoscrivere contratti a basso prezzo per ottenere lo “sconto” dal fisco. Basso reddito. Per i contribuenti che hanno un reddito basso, inferiore ai 15.000 euro , la cedolare secca al 20 % non conviene, né per i contratti “liberi” né per quelli “calmierati”. Nel primo caso rischia di rimetterci 45 euro nel secondo 632 euro. Di fatti pur applicando un’aliquota Irpef del 23%, più alta dell’attuale 20,5 l’attuale regime prev VFRV