100% Fitness Mag - Anno IV Novembre/Dicembre 2010 | Page 72
alimentazione
PUO’ CREARE“DIPENDENZA”
VERO
Lo affermano gli esperti della Società italiana di psicopatologia.
Infatti, il cacao contiene numerose sostanze biologicamente
attive che sono simili ai cannabinoidi e che, potenzialmente,
possono causare sensazioni psicologiche vicine a quelle prodotte
dalle droghe e dall’alcol. Così può succedere che il consumo occasionalmente di cioccolato si tarsformi in una dipendenza vera
e propria.
Per esempio, in condizioni di particolare stress, molte persone
ricorrono al cacao per riequilibrare un basso livello dei neurotrasmettitori coinvolti nella regolazione dell’umore, e che alcune
sostanze contenute nel cioccolato riescono a integrare (come la
serotonina).
Uno studio ha messo in evidenza l’azione del cioccolato paragonandola addirittura a quella della mariana e del suo principio
attivo, il tetraidrocannabinolo (Thc). Anche il Thc avrebbe un suo
equivalente naturale nel nostro cervello, l’anandamide, collegato
a forti sensazioni di benessere e picchi di euforia, ma che viene
metabolizzato (assorbito) molto velocemente.
QUANDO E’ BIANCASTRO VA BUTTATO
FALSO
La patina bianca può essere provocata dalla ricristallizzazione dei grassi o degli zuccheri,
oppure da un affioramento dei grassi.
Questo non significa che è andato a male, ma solo che è stato conservato nel modo sbagliato: potrebbe essere stato tenuto troppo al caldo oppure sottoposto a bruschi cambiamenti di temperatura. Invece, il cioccolato andrebbe sempre tenuto in un luogo fresco
e asciutto; la temperatura ideale è tra i 13 e 18 gradi con umidità del 50%. Il cioccolato
non deve essere lasciato vicino a sostanze dall’odore particolarmente forte. Perché tende
ad assorbire gli aromi aggressivi.
È importante anche conservare cioccolato e cioccolatini nella stagnola in cui sono avvolti,
al riparo dalle luce e dal calore.
PROVOCA L’ACNE
FALSO
Il supposto legame fra cioccolato
e acne non è stato mai provato da
ricerche sull’uomo. L’American dietetic association, in una sua pubblicazione, descrive l’asscociazione
acne-cioccolato come un mito, affermando che la vera causa dell’acne
sono i cambiamenti ormonali, che
si verificano durante l’adolescenza
e non una dieta in cui è presente
anche il cioccolato.
I CIOCCOLATINI AL LIQUORE
SONO NATI PER LE DONNE
VERO
Per eludere la proibizione alle donne di consumare alcolici, nel 1600 alcuni giovani maestri
cioccolatieri ebbero l’idea si produrre delle praline ripiene con acquavite stravecchia. Questa
soluzione facilitò il consumo di alcol e cioccolato, salvando la rispettabilità anche delle dame
più gloriose.
IL CIOCCOLATO VA CONSERVATO IN UN LUOGO ASCIUTTO E FRESCO;
I CIOCCOLATINI NELLA CARTA STAGNOLA.
LE 3 GRANDI FAMIGLIE
Nei negozi si trovano molti tipi di diversi cioccolato. Le “famiglie” principali sono tre.
FONDENTE
E’ fatto con pasta di cacao, burro di cacao, zucchero, vaniglia o vanillina. La legge ne
distingue due tipologie diverse:
- “fondente extra”, il più pregiato. Contiene almeno il 43% di cacao (di cui il 26%
minimo di burro di cacao);
- “fondente”, ha almeno il 35% di cacao (di cui almeno il 18% di burro di cacao).
AL LATTE
E’ una miscela di pasta di cacao, burro di cacao, zucchero, vaniglia o vanillina e, ovviamente, latte, che può essere concentrato o in polvere, intero o magro. Ce ne sono
due tipi:
- “superiore al latte”, chiamato anche “cioccolato finissimo al latte”, ha almeno il
30% di cacao e il 18% di latte:
- “al latte”, con il 25% minimo di cacao e il 14% di latte.
BIANCO
Viene preparato con burro di cacao (dev’essere presente per almeno il 20% degli ingredienti), a cui si aggiungono zucchero e latte in polvere, vaniglia o vanillina.
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