100% Fitness Mag - Anno IV Novembre/Dicembre 2010 | Page 34
L’angolo degli esperti
LOGOPEDISTA
Dottoressa
Mariarosaria d’Esposito
SCLEROSI LATERALE
AMIOTROFICA
“ …è morto con la schiuma alla bocca, lividi
sul corpo, piaghe dappertutto. Era diventato
l’ombra del calciatore che era stato.
L’unica cosa che gli era rimasta di quegli anni
erano i tre buchini viola sul braccio sinistro, che
non erano mai andati via.”
Gabriella Bernardini
vedova di Bruno Beatrice.
B
runo Beatrice,
grande centrocampista della
Fiorentina, muore ad Arezzo nel
1987 in quanto
affetto da SLA. Per volontà della vedova nel 2005 ha inizio un’indagine sulla
morte del calciatore, sulla pratica del
doping e sulla preoccupante incidenza
della patologia nel mondo calcistico;
si ipotizza, infatti, una correlazione tra
l’assunzione di sostanze dannose ed i
51 calciatori affetti da SLA, dei quali
solo 12 ancora viventi.
La SLA o Morbo di Lou Gehirg (giocatore statunitense di baseball, prima
vittima della patologia) è una terribile
malattia neurologica degenerativa e
progressiva, che colpisce alcune specifiche aree del cervello e le cellule
nervose del midollo. L’eziologia risulta ancora sconosciuta, nonostante
le numerose ipotesi. L’esordio è della
patologia è spesso subdolo e i sintomi
vengono trascurati. Inizia, nel 75% dei
casi, con debolezza, affaticamento mu-
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scolare, crampi, voce nasale e dolori
cervicali. Con il progredire della malattia, in un tempo che varia da soggetto
a soggetto, si arriva a gravi difficoltà di
deglutizione (disfagia), di articolazione della parola e respiratorie.
La terapia in questi pazienti è in primis
di tipo farmacologico. Il trattamento
logopedico ha lo scopo di aiutare il soggetto a gestire in maniera più adeguata
la deglutizione e l’articolazione delle
parole e di rallentare il processo che lo
porterà sicuramente ad una modalità di
alimentazione artificiale (PEG).
In condizioni normali deglutiamo più
di 1000 volte al giorno, per mangiare,
bere e far defluire saliva e muchi. L’atto
di ingoiare richiede la coordinazione sinergica di 25 muscoli e 5 nervi cranici.
I pazienti affetti da SLA riportano un
importante indebolimento dei muscoli
della bocca e lingua con la conseguente difficoltà ad ingoiare. Ad uno stadio
avanzato della patologia risulta impossibile la tosse e quindi una difesa vitale per liberare le vie aeree, qualora un
boccone dovesse ostruirle. per questo
motivo l’alimentazione si riduce drasticamente e di conseguenza si osserva
grave riduzione del peso.
Pochi fondamentali accorgimenti, legati alla posizione della lingua e del
capo, facilitano l’atto di deglutizione e
riducono la scialorrea (difficoltà a contenere la saliva). Vengono poi fornite
al paziente indicazioni di natura prettamente alimentare, adeguate alle diverse fasi della malattia. Alcuni cibi, di
consistenza più “molle” (budini, gelatine, yogurt) devono essere privilegiati
rispetto ad altri. Con l’indebolimento
della muscolatura, il paziente potrebbe
avere difficoltà anche nella deglutizione
dell’acqua. In tal caso verrà consigliato
l’uso di addensanti che aumentano la
consistenza dei liquidi.
La graduale ed inesorabile perdita delle
autonomie, in una persona consapevole
e cosciente, compromette gravemente
la sfera psicologica ed emotiva; questa
resta l’aspetto di più difficile gestione.
Ci auguriamo che la ricerca scientifica
possa presto progredire anche per la
SLA.