100% Fitness Mag - Anno IV Novembre/Dicembre 2010 | Page 20
L’angolo degli esperti
FARMACISTA
Dottor
Giuseppe De Simone
TOSSE GRASSA:
Quando non se ne vuole andare via
Quando diventa insistente riduce notevolmente la qualità di vita e può portare a una
serie di complicanze. Ecco come curarla e prevenirne le conseguenze.
P
ur essendo un sintomo molto frequente la
tosse viene troppo spesso affrontata con
superficialità.È un atto riflesso, per lo più
involontario, che serve come meccanismo
difensivo finalizzato a liberare le vie respiratorie da sostanze nocive accidentalmente
penetrate o agenti patogeni (batteri, virus).Anzitutto è bene chiarire che non sempre la tosse produttiva (quella cosiddetta “grassa”)
è spia di una malattia grave. Per esempio, una frequente esposizione al fumo di sigaretta, ad ambienti polverosi o a sostanze irritanti
(vapori, solventi, vernici), possono generare una tosse che mette
notevolmente in ansia, ma non costituisce un serio pericolo per la
salute.Viceversa sono proprio i casi in cui sembra instaurarsi una
sorta di rassegnazione e di “pacifica convivenza” con una tosse
protratta, soprattutto se catarrosa e insistente, quelli che meritano
più attenzioni.Quando diventa insistente, sia essa acuta, subacuta
o cronica (cioè di durata rispettivamente inferiore a 3 settimane,
compresa tra 3 e 8 settimane o superiore a 8 settimane), la qualità
di vita ne risente parecchio.
Non soltanto perché altera l’armonia della giornata, la concentrazione, il benessere, le relazioni sociali, l’attività professionale e il
sonno, ma anche per una serie di complicanze, anche gravi.
- traumi laringei
- danni alla mucosa delle vie aeree
- strappi muscolari
- bradicardia
- emorragie (in particolare sottocongiuntivali e nasali)
- episodi di incontinenza urinaria
- cefalea
- vomito
Se il medico vi parla di bronchite cronica significa che c’è un irritazione delle vie respiratorie, con tosse catarrosa e aumento delle
secrezioni bronchiali, che dura da molto tempo.Si manifesta di solito intorno ai 40 anni e privilegia gli uomini. È fortemente legata
all’abitudine al fumo di sigaretta (il 70% dei casi è in fumatori di
più di 20 sigarette al giorno). Ma anche all’inquinamento atmosferico, come dimostra il fatto che è più frequente negli abitanti
delle aree urbane.I malati di bronchite cronica hanno una notevo-
20
| 100% Fitness Magazine
le propensione alle infezioni respiratorie: il ristagno di secrezioni
bronchiali e i prodotti catramosi inalati col fumo determinano, infatti, un ottimo terreno per la crescita di numerosi agenti patogeni.
Le complicanze infettive si manifestano di solito nei mesi invernali
con peggioramento della tosse e notevole aumento dell’espettorato. In questi casi è opportuna una terapia antibiotica mirata e di
supporto.
In caso di tosse grassa persistente che si protrae per più di 3 settimane consecutive il medico deve essere sempre consultato. E a
maggiore ragione nelle seguenti situazioni:
- se mancano le forze, se c’è affaticabilità e febbre
- in caso di dolore al torace, specie in persone con malattie cardiovascolari pregresse e/o in atto
- se c’è presenza di sangue nell’espettorato
- se il catarro è maleodorante o acquista un colore insolito o sospetto
- se la tosse colpisce un bambino molto piccolo, soprattutto se
nato prematuro e con una storia di pregresse malattie respiratorie
L’obiettivo della cura è duplice: da un lato è necessario intervenire sulle cause e sulle infezioni batteriche eventualmente presenti;
dall’altro si devono fluidificare le secrezioni e favorirne l’espettorazione.Nelle forme croniche produttive è spesso opportuno
somministrare antibiotici per la prevenzione delle riacutizzazioni.
Anche se particolarmente fastidiosa, meglio non inibire del tutto la
tosse, che serve proprio a eliminare le secrezioni e i corpi estranei.
Se il muco è denso e di difficile eliminazione, come spesso accade
nelle forme croniche, si possono somministrare mucolitici fluidificanti, quali per esempio sobrerolo, che rendono le secrezioni più
fluide aiutando la loro eliminazione attraverso la tosse.
Utile (soprattutto nei bambini) è poi l’aerosol con soluzione fisiologica o preferibilmente con acqua marina, a cui possono anche
essere aggiunti principi mucolitici.Si possono anche seguire alcuni
semplici consigli utili per prevenire il cronicizzarsi della tosse:
- evitare di fumare e di soggiornare in ambienti fumosi;
- bere molta acqua;
- tenere gli ambienti dove si soggiorna a lungo ben umidificati e a
temperature non troppo elevate (i 19-20 gradi sono l’ideale).