100% Fitness Mag - Anno IV Luglio 2010 | Page 68

lifestyle l’angolo della poesia IL TAGLIALEGNA E IL MAGO di Salvatore Spinelli Appena giunse in paese con fare assai palese a tutti il fatto raccontò e ognuno si meravigliò. Un suo amico, il giorno dopo, spinto da un preciso scopo, in riva al fiume si recò e la sua scure in acqua buttò. Incominciò a lamentarsi e con pianto a disperarsi, quindi il mago arrivò: “Che t’è successo?” -gli domandò-. L’altro: “Dio mio, cosa posso fare, non potrò più lavorare, ho perso la mia bella scure, chi sfamerà le mie creature?” Mentre un dì tagliava legno con ardore e con impegno al boscaiolo l’ascia andò e giù nel fiume affondò. “Ecco l’ascia, l’ho ripescata e come vedi te l’ho riportata, allora, dimmi, è questa qua l’ascia che hai perso poco fa?” Era di ottimo acciaio e averla persa fu un bel guaio; sulla riva si lamentava ma la soluzione non trovava. Il taglialegna: “No, mia non è e ti preciso anche il perchè, l’ascia mia è d’acciaio lucente, bella e assai tagliente”. Un mago a lui si avvicinò e cosa avesse gli domandò,l’uomo: “L’ascia ho perduta perchè nel fiume mi è caduta”. “E’ quella l’ascia che io voglio perchè la uso con orgoglio, a me non serve, no, l’argento e l’oro non mi fa contento”. L’attrezzo era tutto d’oro, assai lucente e sonoro, disse: “Ecco, la riconosci? e veramente bella, gioisci!”. “La riconosco, è proprio mia -rispose l’altro con allegriavi ringrazio di vero cuore, gentilissimo signore”. Il mago in acqua si tuffò e toh! l’ascia su riportò ma era d’oro, tutta d’un pezzo del cui valor non c’era prezzo. Quindi il mago si rituffò e l’ascia vera gli riportò e l’uomo con palese allegria disse: “Ecco, questa è mia!” Però quel mago ad un tratto scomparve e via, detto fatto, la scure d’oro si portò via punendo l’imbroglio e così sia. “Eccoti l’ascia, detto fatto!” -disse il mago soddisfattoma il taglialegna: “Non e mia! un’ascia d’oro, è una pazzia!” Quell’uomo il mago apprezzò e per la sua onestà lo premiò, gli regalò le altre scuri per i bisogni suoi futuri. Si portò via anche l’altra che con mossa molto scaltra l’uomo, male intenzionato, nell’acqua aveva gettato. Il mago allora si rituffò e un’altra ascia ripescò, questa volta era d’argento e di dargliela era contento. Il taglialegna ringraziò e a casa sua se ne tornò con scuri d’oro e d’argento, era proprio assai contento. Di questa storia la morale e certamente naturale: il disonesto mai raccoglie quel che l’uomo onesto coglie. 68 | 100% Fitness Magazine Il mago: “Non ti preoccupare, la scure io saprò ritrovare” e tosto in acqua si tuffò e la scure recuperò