SALUTE & BENESSERE
L’angolo degli esperti
Dottoressa
Rosa De Martino
PEDAGOGISTA
LA CONVIVENZA
TRA SORDI
B
entrovati sono
felice di scrivere per voi,e
far conoscere
il mondo della
sordità,mi
riallaccio allo scorso articolo ed oggi
parlero’ della convivenza tra i sordi,
nella scuola prima e nella vita di tutti
i giorni poi, si è rilevata sempre più
indispensabile affinchè il sordo non si
senta isolato. Infatti da questa necessità sono sorti i Circoli e le Associazioni, dalle quali partono le iniziative
atte a tutelare gli interessi ed i diritti
del sordo.
Così avviene non solo da noi, ma in
tutti i paesi del mondo. Le scuole per
i sordi non sono più quelle di cento
anni fa,sono molto progredite anche
per una qualsiasi più piccola problematica dell’udito.
La scienza medica ha dimostrato che
i sordi divenuti tali nella prima infanzia, in seguito a qualche malattia
infettiva comune nei bambini, hanno
ancora dei residui uditivi anche minimi, e quindi è necessario recuperarli,
con quella sollecitudine che il caso
richiede, altrimenti col passare del
tempo quel piccolo residuo auditivo
scompare immediatamente del tutto.
Oggi noi vediamo che una buona parte di giovani sordi usa l’apparecchio
acustico solo perche’ usandolo può
percepire almeno qualche rumore se
non addirittura il suono.
24
| 100% Fitness Magazine
Ma essi rimangono purtroppo sordi,
mentre sono fortunati quelli che hanno dei residui uditivi del 50% e più,
perche’ grazie a questi residui possono parlare in modo pressochè normale. Ciò non toglie che questi ultimi
usino il gesto quando si trovano con i
compagni di scuola o quando partecipano alla vita sociale di gruppo e ai
convegni e ad assemblee.
Hanno appreso il gesto nelle scuole,
non sui banchi di scuola s’intende,
ma vivendo quotidianamente con i
sordi: questa infatti è una cosa istintiva che nessuno potrà mai cancellare,
come è istintivo tra di loro usare i gesti, naturalmente accompagnati dalle
parole. Questa è la cosa piu’ naturale
del mondo, perchè così conversando
fra amici, i sordi squarciano quel veto
di solitudine che, nonostante tutto, li
allontana dal mondo