100% Fitness Mag - Anno IV Gennaio 2010 | Page 21

fumo, disturbi circolatori preesistenti. In caso di linfedema il trattamento si attua in due fasi: una fase attiva il cui principale obiettivo è quello della massima riduzione dell’edema della zona interessata e una fase successiva di mantenimento in cui si deve conservare la dimensione dell’arto, controllando l’edema. Il trattamento del linfedema si basa su 4 interventi fondamentali. A. Cura della cute e trattamento delle infezioni B. Drenaggio linfatico manuale o linfodrenaggio C. Bendaggio compressivo D. Gli esercizi La cura della cute è essenziale in un braccio edematoso, una cute che si presenta spesso lucida, sottile e a volte screpolata. Il linfodrenaggio è un insieme di manovre massoterapiche che coinvolgono gli strati superiori della cute, senza mobilizzare la massa muscolare, seguendo la direzione dei vasi linfatici in direzione dei linfonodi residui. Esso viene applicato sul corpo della paziente con “tocchi”, movimenti circolari o a pompa. Tutto l’arto e la spalla partecipano alla manovra, ottenendo un movimento di pressione dolce e indolore. I tempi di trattamento sono variabili, dipendono da diversi fattori quali la diffusione e l’entità dell’edema, la reazione del paziente al trattamento. A complemento della seduta si confezionano bendaggi compressivi, al fine di evitare l’eccessivo imbimbimento dei tessuti e di mantenere i risultati del drenaggio linfatico fino alla seduta successiva. Gli esercizi sono una componente fondamentale del programma riabilitativo, utili per stimolare il flusso linfatico. Sarà necessario, inoltre, evitare il sovrappeso, ridurre nella dieta l’assunzione di grassi e di proteine animali, seguire una dieta iposodica. Un linfedema va trattato non solo per mantenere sotto controllo l’aumento di volume dell’arto, ma anche per le eventuali complicazioni che si possono presentare: 1) Complicazioni infettive: l’edema è un buon terreno di coltura per batteri e funghi: erisipela, linfangite, micosi. 2) Complicazioni trofiche, come conseguenza della pressione dell’edema sulla pelle e le unghie: iperchiratosi, papillomatosi, ispessimento e perdita di resistenza delle unghie. 3) Complicazioni osteo-articolari: asimmetrie del bacino, contratture muscolari, scoliosi. L’assistenza fisioterapica in caso di mastectomia non si esaurisce nel recupero vascolare con il trattamento dell’edema. Il protocollo riabilitativo prevede anche altri obiettivi: mantenimento dell’articolarità e del trofismo muscolare dell’arto superiore, recupero ne