100% Fitness Mag - Anno IV Febbraio 2010 | Page 38

IPERCOLESTEROLEMIA (COLESTEROLO ALTO) Perché. In genere, si definisce alto un valore di colesterolo totale che superi 200, tuttavia il valore desiderabile che il colesterolo totale dovrebbe assumere varia da persona a persona: chi ha il colesterolo un po’ alto ma non fuma, non è diabetico, non ha familiari con problemi cardiaci, non è in soprappeso e fa attività fisica non deve preoccuparsi troppo. Viceversa, un colesterolo alto in un accanito fumatore con problemi di obesità o ipertensione diventa un allarmante fattore di rischio; in questo caso, meglio correre da un medico. L’ipercolesterolemia è il più importante fattore di rischio per l’infarto; un elevato tasso di colesterolo totale favorisce, infatti, il deposito di sostanze grasse sulle pareti interne delle arterie, una delle cause principali d’infarto miocardio. Che cosa fare. La dieta può aiutare ad abbassare il colesterolo, ma da sola non è quasi mai sufficiente perché un valore alto di colesterolo spesso dipende da fattori genetici. In ogni caso, occorre ridurre il consumo di latte, latticini e formaggi, carne rossa, salumi grassi (salame, mortadella eccetera). Un corretto regime nutrizionale prevede il consumo di pesce 2-3 volte la settimana, insieme a carne bianca (pollo, tacchino, vitello, coniglio), a salumi come bresaola o prosciutto crudo (purchè privato del grasso), frutta e verdura fresche. Un’attività fisica regolare ha un effetto benefico sul colesterolo: non lo diminuisce ma è in grado di modificarlo qualitativamente, diminuendone la pericolosità. DIABETE Perché. Il diabetico presenta un valore di glicemia a digiuno superiore a 126 mg/dl, mentre è normale una persona con valori inferiori a 110 mg7dl. I diabeti corrono un rischio d’infarto 5 volte superiore e un rischio di ictus 3 volte maggiore di una persona sana; rischi a tal punto elevati che un diabetico è considerato alla stregua di un cardiopatico. Se il diabete è ben curato i rischi possono diminuire o mantenersi entro i limiti più accettabili. Che cosa fare. Monitorare regolarmente la glicemia. Se la malattia è stata diagnosticata, è necessario seguire attentamente le prescrizioni del medico. In tutti i casi, è importante un regime nutrizionale ristretto, non ingrassare e fare regolare attività fisica. SCARSO CONSUMO DI FRUTTA E VERDURA Perché. Si parla di un consumo insufficiente di frutta e verdura quando sulla tavola sono presenti meno di una porzione di frutta e una porzione di verdura al giorno. Questo è un fattore di rischio per cardiopatie e cancro. Frutta e verdura fresca contengono vitamine A,E,C e preziosi antiossidanti che contrastano l’azione del colesterolo e svolgono un effetto protettivo sulle arterie coronarie. Che cosa fare. Consuma quanta più verdura possibile, con piccole quantità di olio extravergine d’oliva come condimento. Per la frutta, 2-3 porzioni al giorno vanno bene, con qualche limitazione per i frutti ad alto tasso zuccherino come uva, fichi, banane. SEDENTARIETA’ (SCARSA ATTIVITA’ FISICA) Perché. Sedentario è chi non svolge regolarmente alcuna attività sportiva o non dedica almeno ½ ora al giorno a una semplice attività fisica di media intensità, come camminare di buon passo o andare in bicicletta. L’attività fisica regolare riduce il rischio d’infarto, malattia coronaria, diabete non insulinodipendente, osteoporosi e calcoli biliari perché riduce il colesterolo totale, il peso corporeo, la glicemia e la pressione arteriosa; inoltre esercita un influsso favorevole sul benessere psichico, consentendo di scaricare stress e tensioni. Che cosa fare. Andare in palestra, dedicarsi regolarmente a uno sport o prevedere un allenamento aerobico almeno 2 volte alla settimana: jogging all’aria aperta o sul tapisroulant, camminata veloce, nuoto, cyclette, vogatore o step vanno benissimo. Chi non ama la palestra dovrebbe dimenticare l’automobile e l’ascensore e dedicarsi a una camminata giornaliera, possibilmente di buon passo, per almeno 30-40 minuti. Cucina, libri e musica 38 100% Fitness Magazine SOVRAPPESO P \