100% Fitness Mag - Anno IV Febbraio 2010 | Page 28
L’angolo degli esperti ► odontoiatria
Linee guida per la
prevenzione delle
patologie orali
Dottor
Vittorio
Milanese
Laureato in odontoiatria
e protesi dentaria presso
l’università di Napoli
Federico II
Socio dell’ANDI
I
l Ministero della Salute, nel mese di
dicembre 2009, ha pubblicato le linee guida nazionali per la promozione della salute orale e la
prevenzione delle patologie orali in eta’
adulta.
Infatti, nonostante gli indubbi miglioramenti ottenuti in termini di salute generale, l’incidenza
di patologie di interesse odontoiatrico, in età
adulta, permane infatti elevata.
Il ministero ritiene pertanto fondamentale promuovere e favorire programmi di prevenzione e
cura delle patologie più diffuse della bocca: carie, malattia parodontale, neoplasie, al fine anche
di evitare l’insorgenza di situazioni cliniche quali
l’edentulismo che comporta invalidanti
menomazioni psico-fisiche con conseguente impegno di cospicue risorse finanziarie,
personali e collettive, per la terapia riabilitativa.
Inoltre, in considerazione del fatto che diversi
fattori di rischio per le malattie del cavo orale
(batteri, dieta non adeguata, fumo, abitudini di
vita scorretti) sono comuni ad altre malattie
cronico-degenerative, qualsiasi misura di prevenzione messa in atto va considerata come
misura più ampia di promozione della salute globale dell’individuo.
Appare, quindi, chiara la necessità di promuovere interventi preventivi.
Cominciando da questo articolo e continuando
nei prossimi, cercherò di illustrarvi le principali considerazioni e conclusioni riportate nel
documento elaborato dal Ministero del lavoro,
della salute e delle politiche sociali; documento
che, anche se diretto ai professionisti del settore, ritengo possa risultare molto utile anche per
coloro che ritengono il proprio sorriso un bene
irrinunciabile.
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LINEE GUIDA PER LA PREVENZIONE
DELLE PATOLOGIE DEI TESSUTI DURI
La patologia cariosa è una malattia infettiva a
carattere cronico-degenerativo, trasmissibile, ad
eziologia multifattoriale, che interessa i tessuti duri dentali determinandone la distruzione e
rappresenta ancora oggi una delle patologie più
diffuse nella popolazione.
Affinchè si sviluppi un processo carioso, sono
necessari tre fattori di rischio fondamentali: la
presenza di una flora batterica cariogena, una
dieta ricca di carboidrati fermentabili e le ridotte
difese dell’ospite.
- Batteri - Nel cavo orale sono presenti centinaia di specie microbiche. Almeno 20 specie batteriche hanno la capacità di produrre acidi deboli;
il batterio più importante nell’eziopatogenesi
della carie è lo Streptococcus mutans.
- Carboidrati - La fermentazione dei carboidrati da parte dei batteri cariogeni comporta la
formazione di metaboliti acidi che portano alla
demineralizzazione e disgregazione di smalto e
dentina.
- Dieta - Numerosi studi clinico-epidemiologici
hanno messo in relazione il consumo di
zuccheri fermentabili con l’alta incidenza della
carie. Gli zuccheri dotati di cariogenicità
sono: il saccarosio, il glucosio, il maltosio, il lattosio, il fruttosio. L’elemento più importante
nella genesi della patologia è la frequenza con
cui i carboidrati vengono assunti, e non la dose
complessivamente assunta.
- Ospite - Le variabili relative all’ospite riguardano essenzialmente la saliva. Quest’ultima esercita un’importante azione protettiva (abbassando
l’acidità) oltre ad essere fornita di sistemi antimicrobici e immunitari.
- Fattori di rischio aggiuntivi - Le condizioni socio-economiche ed ambientali giocano un
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