100% Fitness Mag - Anno IV Febbraio 2010 | Page 24

La politica raccontata dai protagonisti pur riconoscendo il proprio stato di malattia mostra un atteggiamento di indifferenza. Frequente è anche il fenomeno dell’estinzione. Quando il paziente viene invitato a chiudere gli occhi e a riferire in quale mano avverte una pressione esercitata dall’esaminatore, la risposta è corretta quando interessa una sola mano alla volta, mentre quando entrambe le mani vengono ad essere stimolate contemporaneamente il paziente trascura la pressione sulla mano controlaterale all’emisfero leso. Sul versante dei deficit motori, il paziente può presentare un deficit di forza più o meno grave dell’emisoma controlaterale. Con il passare dei giorni i sintomi precedentemente descritti tendono, nella maggior parte dei casi, a ridursi notevolmente, ma le conseguenze della sindrome si osservano ancora nel corso delle attività abituali: il paziente non riesce a percorrere un itinerario che richieda di voltare dal lato negletto o urta contro gli ostacoli che incontra da quel lato. Ancora, il paziente veste correttamente una sola metà del corpo e rade o trucca una sola metà del viso, non è in grado di leggere l’ora, ha difficoltà nell’usare il telefono, nel leggere, nel fare i calcoli,va incontro con notevole frequenza ad incidenti durante il programma di rieducazione. La riabilitazione dell’emi-inattenzione non ha una storia molto antica. Per lungo tempo l’opinione dominante affermava che l’evoluzione spontanea portasse ad una completa risoluzione. E’ soltanto dagli anni ’70 che si è messo in luce come i segni permanessero anche a distanza dalla loro insorgenza. La persistenza del Neglect, la sua incidenza sui comportamenti del paziente e sulle possibilità di recupero motorio, hanno messo in evidenza la necessità di sottoporre i pazienti con eminegligenza a programmi di riabilitazione specifica. Il paziente ha bisogno di informazioni dal mondo circostante per orientarsi nello spazio e imparare nuovamente a muoversi. I pazienti con negligenza visiva possono imparare a esplorare meglio le immagini durante compiti specifici come la lettura o la guida di una sedia a rotelle, contemporaneamente alla perlustrazione del campo visivo a sinistra. Essi imparano “stando al lavoro” e non attraverso procedure esclusivamente astratte. Vengono impiegate diverse metodologie per migliorare l’esplorazione dei pazienti. In generale vengono utilizzati dei richiami sensoriali molto forti come una banda rossa verticale posta a sinistra, punto dal quale deve essere iniziata l’esplorazione. Luci colorate messe in diverse posizioni dello spazio, accendendosi secondo determinate sequenze, attireranno l’attenzione del soggetto nel luogo desiderato in quel dato momento. I training possono essere divisi in due macrocategorie: quelli che richiedono la consapevolezza del paziente per imparare strategie compensatorie e tecniche sensoriali in cui non è richiesta la consapevolezza. 24 100% Fitness Magazine La Mia Penisola Il B.I.T. (Behavioural Inattention Test) è un utilissimo strumento per valutare il Neglect. Ideato da Wilson nel 1987, nello stesso anno venne standardizzato da Wilson, Cockburn e Halligan su 80 pazienti colpiti da stroke. Si tratta di un insieme di 15 test: sei “convenzionali” e nove “comportamentali”. I test comportamentali del BIT prevedono dei compiti simili alle situazioni quotidiane. Essi sono: osservazione di figure, composizione di un numero al telefono, lettura di un menu, lettura di un articolo, lettura e regolazione di un orologio, scelta di gettoni, copia di indirizzi e frasi, uso di una mappa e scelta di carte. I test convenzionali (difficilmente somministrabili nella fase acuta perché il paziente non è in grado di fornire una collaborazione necessaria) sono di notevole utilità in fase di stabilizzazione, sia per finalità cliniche che per approfondimenti teorici. I test più utilizzati sono: - Prove di Barrage (cancellazione di linee) - Cancellazione di stelle - Bisezione di linee - Prove di lettura - Copia di disegni - Disegno a memoria.